(Il Messaggero - S.Carina) - Dopo l’happy hour, arriva l’happy end. Sembra quasi tirare un sospiro di sollievo Ranieri quando, arrivato in sala stampa, analizza la gara:
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«Roma a due facce»
(Il Messaggero – S.Carina) – Dopo l’happy hour, arriva l’happy end. Sembra quasi tirare un sospiro di sollievo Ranieri quando, arrivato in sala stampa, analizza la gara:
«E’ stata una Roma stile dottor Jekyll e mister Hyde. Avevo paura della Befana dopo la sosta e infatti abbiamo iniziato bene, siamo andati in vantaggio ma dopo il gol del Catania ci siamo disuniti per poi ritrovarci nella ripresa. Non deve accadere. Dopo la rete di Silvestre, improvvisamente abbiamo staccato la spina. La squadra di Giampaolo ha preso il sopravvento: soffrivamo il loro centrocampo dove erano tre contro due. Mi sono sgolato per passare a tre ma i ragazzi non mi capivano. Dopo il vantaggio di Maxi Lopez, la svolta è arrivata con Cassetti che è intervenuto per evitare il terzo gol, altrimenti sarebbe stato un dramma. Poi, nel secondo tempo, è stata la Roma che non t’aspetti e che vorresti vedere sempre. Dobbiamo giocare sempre con quella determinazione. Se ci disuniamo facciamo errori puerili». Appare calmo, rilassato ma solo fino a quando gli chiedono dei casi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo. E’ in quel momento che si accende, serrando la mascella e lanciando più di una stoccata: «La dottoressa Sensi ha detto che ci sono troppe polemiche? Ha ragione ma la presidentessa si dimentica che ci sono romanisti e non romanisti. Noi veniamo sempre criticati e alla minima cosa succede il ‘quarantotto’. Anche il papà della dottoressa diceva che con un’altra stampa avremmo fatto altre cose. Ma più difficile è una cosa e più vogliamo superarci per venirne a capo». E’ un attimo. Mister Hyde torna dottor Jekyll e con grande sincerità ammette che «il Catania ha ragione a lamentarsi. Sul cross di Riise del 2-2 la palla era uscita e sul 3-2 Vucinic era avanti a tutti. Complimenti a Mirko che quando ha giocato è sempre stato decisivo. A Genova partirà titolare». Elogia la ‘formula fantasia’ (attuata perché Taddei si è infortunato, altrimenti sarebbe uscito Totti, ndr): «Questo modulo può andare bene per sparigliare le partite – precisa l’allenatore - Già l’abbiamo usato altre volte. Buon per me che ho questo tipo di giocatori, che quando sono chiamati danno tutto e non si arrabbiano se stanno in panchina. Se potremo rivedere i quattro tenori insieme? Se non steccano, sì». Ranieri non cade nel tranello di chi gli chiede di commentare il sorpasso in classifica alla Juventus: «Non guardo queste cose. Sarò felice quando supererò il Milan, primo in classifica. Allegri afferma di temere solo l’Inter? Sono contento per lui. Mi sembra che nell’ultima partita con loro, abbiamo vinto a San Siro. Li aspettiamo all’Olimpico». Il tecnico torna poi ad analizzare la gara, motivando la scelta di schierare De Rossi, nonostante il centrocampista fosse reduce da una debilitante influenza: «Non avendo Pizarro, ho messo Daniele perché diceva di stare bene. Lui è un generoso e ho deciso di farlo giocare con l’idea di toglierlo nella ripresa. Però faticava troppo e allora ho deciso di sostituirlo alla fine primo tempo». L’ultima domanda è sul futuro: «Finché non prendiamo il treno della continuità ci si può aspettare di tutto». Nel bene e nel male, proprio come dottor Jekyll e mister Hyde.
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