rassegna stampa roma

«Quante soddisfazioni alla “filial” blaugrana!»

(Corriere dello Sport – A.De Pauli) « Domani( og­gi, ndr)ci sarà la classica confe­renza stampa precedente alla partita.

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(Corriere dello Sport – A.De Pauli) « Domani( og­gi, ndr)ci sarà la classica confe­renza stampa precedente alla partita.

Ora non posso fare di­chiarazioni, senza il permesso del club ». Un po' imbarazzato, ma straordinariamente cortese, Joan Barbarà, risponde stupito alla nostra chiamata. Il fido se­condo di Luis Enrique, evidente­mente, non ama tenere il centro della scena, anche se il primo al­lenatore lo costringe, con una certa frequenza, ad affrontare i microfoni alla vigilia delle sfidedi Liga Adelante, la seconda di­visione spagnola. Siamo anzi noi, che abbiamo appena parlato con l'ufficio stampa, a confermargli che sarà ancora lui a dover cele­brare il rituale mediatico, prima della penultima di campionato contro il Salamanca.« Glielo hanno detto dal club? Bene, allo­ra forse potrò dire qualcosa in più, per lo meno a proposito del­le caratteristiche della squadra, anche perché sulle altre questio­ni, discuteremo solo a torneo ter­minato. Per ora, l'unica certezza e che il rapporto tra Luis Enri­que e il club si chiuderà il 30 giu­gno,poi le strade si separeran­no, dopo tre anni di grandi soddi­sfazioni ». L'interlocutore è davvero gen­tile, ma è terribilmente compli­cato strappargli anche solo qual­che minima informazione in più. «Davvero, stiamo pensando solo a concludere al meglio il cam­pionato. Non so se, l'anno prossi­mo, seguirò “Lucho” nel suo nuo­vo club, oppure se rimarrò nel “ filial” blaugrana». Difficile, co­munque, che il tecnico asturiano rinunci al suo braccio destro, che ha preteso al suo fianco per l'intero triennio, insieme al pre­paratorefisico José Ramon Cal­lén e ai due tattici, Isidre Ramón e Robert Moreno. La conversa­zione si chiude con l'appunta­mento all'allenamento, fissato al­la Ciutat Esportiva per le 11, aperto alla stampa solamente per il primo quarto d'ora, e alla successiva conferenza stampa. Dopo una decina di minuti suona il telefono. È il solerte Barbarà:«Volevo solo avvisare che inizie­remo un'ora prima, a causa del caldo di questi giorni. Venite per tempo, perché poi non vi fanno più entrare». Un vero signore.