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«”Il Romanista”? Complimenti»

(Il Romanista – D.Galli) – C’è una data per le partenze. Gli avvocati voleranno lunedì per Boston. Decolleranno da Fiumicino per incontrare i legali di Thomas Richard DiBenedetto.

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) - C’è una data per le partenze. Gli avvocati voleranno lunedì per Boston. Decolleranno da Fiumicino per incontrare i legali di Thomas Richard DiBenedetto.

Che pur essendo uno stakanovista, ha trovato il tempo di leggere la rassegna stampa italiana. DiBenedetto ha avuto tra le mani anche Il Romanista di giovedì, che in prima pagina raffigurava i quattro soci della cordata americana scolpiti sul Mount Rushmore. Il futuro presidente ha espresso questo giudizio sul nostro giornale, rivelano i suoi collaboratori: «In questi giorni ho avuto l’occasione di leggere Il Romanista e di apprezzarne lo spirito combattivo che merita i complimenti». Uno spirito combattivo che contraddistingue anche lo stesso DiBenedetto. Negli ultimi giorni ha letto, appunto, e sentito di tutto. C’è chi continua a dubitare delle effettive disponibilità finanziarie del gruppo americano. Nel dossier pubblicato venerdì da Il Romanista emerge invece una potenza economica sorprendente. Ma ancora più importanti sono forse le capacità dei quattro soci, DiBenedetto, D’Amore, Pallotta e Ruane. Sono imprenditori in grado di far spiccare il volo ai ricavi dell’As Roma, specie DiBenedetto e Pallotta che da anni hanno a che fare, rispettivamente, con i Boston Red Sox (baseball) e i Boston Celtics (basket). L’aspetto gestionale dell’operazione diventerà fondamentale quando, dalla stagione 2013/14, entrerà a regime il fair play finanziario. I costi determinanti non dovranno infatti superare i ricavi determinanti in almeno uno dei bilanci 2011/12 e 2012/13. Tradotto: i ricavi dell’As Roma andranno per forza di cose incrementati. Come? Lo sanno benissimo gli investitori che entro il 20 aprile firmeranno a Boston il passaggio di consegne. Nei mesi scorsi hanno convinto Unicredit in virtù di un piano estremamente particolareggiato. L’As Roma diventerà una media company. Farà della comunicazione un suo cavallo di battaglia, con chiari effetti benefici per marketing e merchandising. E più soldi farà il club, più ricca sarà la campagna acquisti. In ogni caso, presto anche i più scettici dovranno ricredersi. La banca conta di chiudere la trattativa senza ritardi. Dunque, entro la scadenza del 20 aprile. Unicredit si concentrerà in un secondo momento sulla cessione della sua partecipazione, che inizialmente sarà del 40%. «Prima chiudiamo questa operazione e poi penseremo alla seconda parte», confermava ieri il Chief operating officer, Paolo Fiorentino. A chi gli chiedeva se anche lui sarebbe volato a Boston, il manager ha risposto così: «Non ho ancora fissato l’agenda per la prossima settimana. Comunque, l’incontro potrebbe non riguardare me personalmente». Fonti finanziarie però lo smentiscono: Fiorentino ci sarà.