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«Pronti a ripartire»

(Il Messaggero – S.Carina) Una sconfitta, la prima in campionato da quando è diventato allenatore, che potrebbe essere decisiva in ottica Champions e forse per la sua conferma.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Una sconfitta, la prima in campionato da quando è diventato allenatore, che potrebbe essere decisiva in ottica Champions e forse per la sua conferma.

Nonostante l’ottimismo professato a fine-gara dagli Usa da DiBenedetto, l’uno-due di Krasic e Matri è una mazzata terribile per la Roma e per Montella. Che a dir la verità, quando si presenta in sala-stampa mantiene una serenità invidiabile: «Per noi era una partita importante anche in virtù dei risultati del pomeriggio che probabilmente ci hanno distratto. Una gara decisa dagli episodi. Però ci sono anche cose positive: abbiamo fatto ad esempio un buon primo tempo. Sull’1-0, poi, abbiamo preso la traversa e sull’azione seguente siamo stati castigati con il 2-0. Dobbiamo guardare avanti, il campionato è aperto e abbiamo una partita ancora più importante fra una settimana con l’Udinese». Prova a reagire anche se è consapevole che la settimana che lo attende non sarà facile: «Ora che si è perso si tireranno in ballo tante cose e si dirà tutto e il contrario di tutto. E’ la nona sconfitta in campionato su 31 partite? Se la squadra ha perso questo numero di gare probabilmente meritava di perderle». Gli riferiscono le parole di DiBenedetto: «E’ quello che penso anche io, al di là di chi lo ha detto. Ora dobbiamo ricompattarci, abbiamo una settimana di tempo per ritrovare le convinzioni che ci avevano portato a fare così bene dal mio arrivo». Gli chiedono della prova di alcuni singoli: «Vucinic e Menez? Da loro mi aspetto qualcosa di più, si sono impegnati ma quando giochi con tre punte non ti puoi permettere di non essere decisivo quando attacchi. A volte si rischia di voler decidere le partite da soli. Pizarro? Siamo abituati a vederlo giocare su livelli stratosferici quindi quando gioca normalmente sembra strano».

Non cerca giustificazioni ma plaude la squadra di Del Neri: «Abbiamo perso una partita che nel primo tempo avremmo meritato di vincere. Sulla nostra strada abbiamo incontrato forse la miglior Juventus della stagione e un gran portiere come Storari. Meglio lui di Buffon? Ci fosse stato Gigi avrebbe parato benissimo anche lui e poi a me va bene anche Doni. Storari è un grande portiere, è un giocatore che è passato anche dal nostro vivaio, vuol dire che i nostri allenatori lo hanno preparato bene…». Nel post-gara, ha fatto discutere il cambio ritardato di Borriello che non l’ha presa bene. Montella, tuttavia, spiega la scelta: «Non potevamo supportare quattro punte, eravamo già lunghi così. Ho tardato il doppio cambio perché avevo De Rossi non al meglio e avrei rischiato di finire in 10. Gli episodi, comunque, non mi hanno dato il tempo di operare i cambi. Ero pronto a far entrare Taddei e Borriello quando Matri ha raddoppiato». Adesso non resta che giocarsi le ultime possibilità la prossima settimana contro l’Udinese: «Sabato c’è una partita decisiva, il nostro discorso per la Champions è ancora aperto, dobbiamo ricaricarci e trovare la convinzione che avevamo prima di oggi. Questo campionato ha dimostrato più volte di essere strano e proprio per questo motivo dobbiamo crederci sino all’ultimo per non avere alla fine dei rimpianti». A Udine, rischia di non esserci Mexes. Ieri il francese è stato costretto ad abbandonare il campo per una distorsione al ginocchio sinistro. Oggi gli esami. Montella incrocia le dita: «Speriamo non sia nulla di grave. Ha sentito girare il ginocchio, ha provato a rimanere in campo ma poi si è dovuto arrendere». Quello che non deve fare la Roma nelle ultime 7 partite.