rassegna stampa roma

«Pjanic più Totti-Borriello una Roma così ci piace»

(Corriere dello Sport) I risultati non sa­ranno ancora arrivati, ma tutto si può dire tranne che Luis Enrique, le sue idee e la sua Roma, non facciano discutere. Abbiamo sentito dieci ex romanisti per sape­re cosa pensano del momen­to di...

Redazione

(Corriere dello Sport) I risultati non sa­ranno ancora arrivati, ma tutto si può dire tranne che Luis Enrique, le sue idee e la sua Roma, non facciano discutere. Abbiamo sentito dieci ex romanisti per sape­re cosa pensano del momen­to di difficoltà della Roma e, soprattutto, se e cosa cam­bierebbero in vista di una sfida fondamentale come quella contro l’Inter.

MODULO - Tra una Roma ri­voluzionaria e rivoluzionata e una squadra più “norma­le” lo spettro delle opinioni è vastissimo, e c’è chi sposa in pieno la formazione e i cam­biamenti proposti ieri dal di­rettore Alessandro Vocalel­li. «E’ dall’inizio dell’anno – spiega MarcoDelvecchio -che penso che questa squa­dra abbia le caratteristiche ideali per giocare con un 4-3-1-2, con Pjanic dietro le punte. Un’altra cosa che mi stupisce è la situazione lega­ta a Pizarro. Credo sia anco­ra un giocatore molto utile per questa squadra, così co­me spero che Cassetti sia stato impiegato al centro so­lo in un momento di necessi­tà». Perfetta identità di ve­dute con OdoacreChierico: «Mi convince molto l’idea di Pjanic alle spalle della cop­pia Totti-Borriello. Piuttosto una situazione che mi lascia interdetto è quella di Pizar­ro: perché non gioca?». Sul­la stessa lunghezza d’onda si trova anche FulvioCollovati:«Voto per il 4-3-1-2. Ho l’impressione che i gio­catoriche ha a disposizione Luis Enrique non siano adatti al 4-3-3. In attacco, ad esempio, non ha giocatori con le caratteristiche per fa­re gli esterni». Anche Fran­cesco Morierodice la sua: «La Roma è un cantiere aperto e io avrei continuato a puntare, almeno all’inizio, sui vari Totti, Pizarro, Cas­setti, Perrotta. Dal punto di vista tattico la mia opinione è che questa squadra abbia gli uomini ideali per fare il4-2-3-1». STRANIERO– C’è poi chi, co­me FrancescoGraziani,non si stupisce delle difficoltà in­contrate dalla Roma di Luis Enrique: «Quando prendi un allenatore straniero paghi dazio. Non conoscono i gio­catori e non conoscono la mentalità del nostro calcio. Quello che consiglio a Luis Enrique è di non intestardir­si. Affidarsi ai giocatori più maturi in questo momento potrebbe essere un pensiero positivo». Positività condivi­se da PietroVierchowood: «Credo sia giusta l’idea di ri­proporre in campo una squadra più collaudata, con i cosiddetti veterani che non sono solo esperti, ma hanno anche grande qualità». UOMINI– Un’altra corrente di opinione è quella che dà maggiore im­portanza agli uomini che al modulo. Uno dei teorici in questo senso è UbaldoRi­ghetti: «Più che modificare l’assetto tat­tico io cambierei gli uomini in attesa che i nuovi arriva­ti e i giovani si inseriscano e crescano. In questo momen­to di difficoltà dovrebbe gio­care chi è più pronto e chi conosce la piazza». Che ci sia qualcosa da cambiare lo pensa anche GiuseppeGian­nini: «Mi sembra di capire che ci sia già aria di cambia­menti. In attacco ad esem­pio a Milano potrebbero es­serci Borriello e Borini. Unodei giocatori che sicuramen­te riproporrei su un campo difficile come quello di Mi­lano è Cassetti». Giancarlo De Sistiinvece punta tutto su Pizarro: «Condivido pie­namente che il cileno do­vrebbe tornare titolare. Non mi spiego questo ac­cantonamen-to. Per quan­to riguarda la questione tattica credo che Luis En­riquevada lasciato tran­quillo di sperimentare quel­lo in cui crede». Una tran­quillità che predica anche CarloMazzone:«E’ un alle­natore giovane e bisogna dargli tempo. Questa squa­dra è un investimento in pro­spettiva. Ci sono tanti giova­ni, forse anche troppi, ma Luis Enrique e la società puntano su di loro. Se gente come Pizarro e Cassetti non gioca è perché il progetto èunaltro». RiccardoLoria/infopress