rassegna stampa roma

«Più attenzione a disabili e persone anziane e meno burocrazia per i più giovani»

(Il Romanista) Ha le idee chiare anche l’avvocato Fabrizio Grassetti, presidente dell’UTR, l’Unione Tifosi Romanisti, circa le priorità alle quali la nuova società dovrebbe attenersi per tornare a motivare i propri tifosi e riavvicinarli...

Redazione

(Il Romanista) Ha le idee chiare anche l’avvocato Fabrizio Grassetti, presidente dell’UTR, l’Unione Tifosi Romanisti, circa le priorità alle quali la nuova società dovrebbe attenersi per tornare a motivare i propri tifosi e riavvicinarli allo stadio.

«Nell’ordine, guarderei innanzitutto ai disabili, che meriterebbero un occhio di riguardo, quindi agli anziani e poi ai giovani. Così come ripristinerei le tessere familiari, che così tanto successo hanno avuto in passato, riservando loro – oltre ai Distinti Nord a fianco della Tevere, che da quanto leggo la società prevede di assegnare proprio alle famiglie - quei posti che spesso restano vuoti nei settori laterali della Monte Mario. Quanto al posto “unico”, di cui pure sento parlare, trovo che non sia giusto far pagare lo stesso prezzo a chi siede in settori obiettivamente diversi, anche al proprio interno, dal punto della visione che possono garantire. Perché, soprattutto in Europa, vi sono invece quante più suddivisioni è possibile avere in uno stadio, al fine di differenziare i prezzi e renderli accessibili a tutte le tasche. E per come è strutturato lo stadio Olimpico, l’esigenza è ancora più forte. Per quanto riguarda poi le future generazioni, semplificherei ulteriormente le procedure. Visto che per i minori di 14 anni andrebbe previsto, per legge, un minimo di partite a cui assistere gratuitamente, eliminerei quelle forzature burocratiche, come l’essere accompagnati o il fornire documenti che spesso a quell’età non si hanno, concedendo l’ingresso libero senza particolari restrizioni. Perché stiamo parlando di quelli che saranno i tifosi di domani e in favore dei quali andrebbero studiate, da parte della società, politiche ad hoc. Un po’ com’era una volta con la famosa e mitica “Roma Junior Club”, che consentiva ai ragazzi di andare all’Olimpico con riduzioni e agevolazioni di vario tipo. La si chiami come si vuole, ma la si studi veramente per favorire il ritorno dei giovanissimi allo stadio».