(Gazzetta dello Sport – G. Greison) Non se la toglie, la maglia. La tiene su, Borriello. E’ così che esulta, lui: a metà, a singhiozzo, con ripensamento. E’ così che esultano, tutti. Anzi, non lo fanno proprio
rassegna stampa roma
«Partita buttata ma il campionato è ancora aperto»
(Gazzetta dello Sport – G. Greison) Non se la toglie, la maglia. La tiene su, Borriello. E’ così che esulta, lui: a metà, a singhiozzo, con ripensamento. E’ così che esultano, tutti. Anzi, non lo fanno proprio
A fine partita, escono con le teste basse. Camminano veloci, fuori dallo spogliatoio. Sono i pensieri che viaggiano, ma quelli non li acchiappi. Tranne qualcuno. Per dire: quando vedi passare Taddei, che si è scaldato per gran parte del secondo tempo, senza entrare, e gli chiedi come va, lui risponde con un sorriso largo, e accenna «un po’ stanco» , solo per scherzarci su. Mentre Borriello dice: «Niente è perduto, abbiamo tutto per recuperare. E’ stato solo un rallentamento» . Fuori Ma, poi, c’è De Rossi, che vuole fare il punto della situazione, ci tiene, si vede: «Non demoralizziamoci, ma riflettiamo sui nostri errori. Di buono c’è che il campionato attuale è sempre aperto, perché non siamo gli unici a inciampare. Di cattivo c’è che partiamo sempre con 10 giornate di ritardo. Peccato per una partita così, l’abbiamo buttata via. Siamo costretti, a volte, a correre dietro a squadre così. Non abbiamo giocato bene» . Reagire Anche Julio Sergio si ferma volentieri, e prima di tutto puntualizza sulla traversa di Lanzafame: «L’ho toccata per ultimo io, quindi ho salvato il gol» . Poi, commenta: «Loro chiudevano bene gli spazi, noi non ne aprivamo. Il primo tempo è stato anche il più brutto. Ma la partita nel complesso è stata difficile. Non siamo disturbati dalle questioni societarie, noi siamo calciatori seri. In vista dell’Inter, però, possiamo recuperare: prima di tutto la testa, poi le gambe» . Cori e altro Intanto, per i primi quindici minuti della partita, la scena la prende il tifo. L’argomento preferito è la questione societaria, la vendita. Prima il tifoso in distinti sud, vestito come un sceicco arabo, inquadrato dalle telecamere e flashato dai fotografi, che ha voluto chiaramente mostrare quale situazione gradirebbe per il futuro della Roma. Poi, la curva nord che espone lo striscione «Angelucci non lo vogliamo» ; ma subito dopo è la Sud che intona i cori per dieci minuti, sempre contro Angelucci. Alla fine della partita, parla della Roma anche Zebina, l’ex: «La Roma ha un grande potenziale, ha qualità, ma... qualche tempo fa era più forte. Giocare a Roma è sempre difficile: pure noi, in quattro anni, lo scudetto lo avevamo vinto solo una volta» .
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