(Il Romanista - L.Pelosi) Curiosità e amore. E tanto entusiasmo. I sentimenti che ci ha raccontato ieri Antonello Venditti sono condivisi da altri illustri personaggi legati alla Roma. A cominciare da Giacomo Losi, 386 presenze in maglia giallorossa, solo Totti ne ha giocate di più.
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Losi: «Totti esempio». Fiorini: «Sabatini super». Banfi: «Grandi»
(Il Romanista – L.Pelosi) Curiosità e amore. E tanto entusiasmo. I sentimenti che ci ha raccontato ieri Antonello Venditti sono condivisi da altri illustri personaggi legati alla Roma. A cominciare da Giacomo Losi, 386 presenze in maglia...
«La speranza - dice "Core de Roma" - è che questa società americana possa fare come e più della famiglia Sensi. Ci conto, i presupposti mi sembrano buoni, a cominciare dall’allenatore. Luis Enrique è un ottimo tecnico e finora ha fatto bene, nonostante lo scivolone in Europa League. Sono arrivati buonissimi giocatori, ora dobbiamo dare tempo ai giovani e non discuterli. E Totti sarà d’esempio per tutti, è sempre il giocatore più importante».
Ottimista anche Lando Fiorini: «Di questa nuova società penso tutto il bene possibile, Sabatini in particolare si è rivelato un ottimo dirigente. Certo, l’eliminazione dall’Europa League mi è rimasta sul groppone, in particolare la sostituzione di Totti. Il tecnico è stato un po’ ingenuo, il Capitano merita più rispetto. Però penso anche che Luis Enrique sia un gran lavoratore e questa è una garanzia che mi fa ben sperare. Sono contentissimo dei nuovi acquisti, De Rossi e Totti possono fare loro da guida per inserirsi. Mi piace molto anche l’idea di puntare sui giovani, ma l’inserimento deve essere graduale, l’ideale sarebbe un mix perché un giorno i vecchi dovranno lasciare la squadra ai giovani».
Ieri ai microfoni di Sky si è espresso anche Ruggiero Rizzitelli: «L’impressione sulla squadra è ottima. Ci sono parecchi giovani, tutti stranieri. L’età media si è abbassata, speriamo che il progetto duri a lungo. Totti con le sue ultime parole ha lanciato una sorta di "volemose bene" per la Roma. Ora tutti devono dare una mano all’allenatore e alla dirigenza, inizia il campionato e bisogna remare per il verso giusto. Per il bene della Roma tutti devono rientrare in carreggiata. Come si gestisce Totti? Francesco si gestisce alla grande da 20 anni, i numeri danno ragione sempre a lui. Non ha fatto nessuna polemica, è sempre stato in silenzio nonostante attacchi immotivati. E’ l’unico giocatore che ha sempre dimostrato qualcosa, è sempre il primo a metterci la faccia. Non va gestito, va solo chiamato in causa. L’abbondanza in attacco? Totti è più di movimento, ci sono tantissimi giocatori. E’ normale che Borriello è un giocatore diverso, diventa importante contro le squadre piccole che si chiudono. Quando trovi dieci giocatori in area di rigore, non è facile giocare sempre a terra. Per questo Borriello diventerà fondamentale. Luis Enrique avrà solo problemi di abbondanza su quel fronte».
Chiusura con Lino Banfi, che ai microfoni di Radio Ies ha lanciato il suo inno d’amore per Totti: «Già lo adoro, mentre parlo con voi ho la foto di noi abbracciati. Sono felice del fatto che abbia improvvisamente seguito il consiglio di qualcuno, forse di Ilary o della famiglia, di fare pace con allenatore. Una pace stupida peraltro, perchè non è successo nulla. Sono felice per questo e fiducioso. Penso che la Roma, col suo capitano, farà grandi cose quest’anno».
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