(Il Romanista-M.Macedonio) Stavolta, l’espressione del pugile, magari un po’ suonato, ce l’hanno soprattutto i suoi compagni. E lui, che quella faccia da boxeur se la porta dietro da sempre, è quello che ha forse meno colpe di tutti. Appare quasi rassegnato, Simone Loria.
rassegna stampa roma
Loria, il gol non serve mai
(Il Romanista-M.Macedonio) Stavolta, l’espressione del pugile, magari un po’ suonato, ce l’hanno soprattutto i suoi compagni. E lui, che quella faccia da boxeur se la porta dietro da sempre, è quello che ha forse meno colpe di tutti. Appare...
Strano destino il suo: ogni gol realizzato, finora, non è servito a regalare soddisfazioni alla Roma, anche quando è sembrato poter essere decisivo o in grado di riaprire i giochi. Ogni volta, purtroppo, l’illusione momentanea destinata ad essere cancellata dal risultato finale. Era stato così due anni fa contro la Juventus, quando siglò la rete dell’1-2 ma poi finì 1-4, e anche l’ultima volta, il 2 febbraio scorso, quando la Roma è uscita sconfitta da San Siro contro l’Inter (5-3 il finale per i nerazzurri). «Il mio destino nella Roma è questo – dice il difensore al termine della partita con il Catania. - Magari non avere fortuna, come tanti hanno avuto. Ma non giocando è difficile stare sul pezzo. Bisogna sempre lavorare e poi, quando c’è l’occasione, giocare e dare il massimo. Perché per me giocare è la cosa più bella».
Ovviamente, si sente meno responsabile di altri se la stagione è stata fallimentare. «Sono il meno indicato per dire qualcosa. E’ stata un’annata un po’ sfortunata. Poi, quando è avvenuto il cambio di allenatore, nessuno sperava di lottare per il quarto posto. Che oggi, purtroppo, è svanito ». Loria riconosce comunque i grandi meriti del tecnico: «Da come eravamo messi prima, siamo arrivati oggi a stare un po’ meglio, lottando per il quarto posto alla penultima giornata. Ma la conclusione comunque è sempre la stessa, con la stagione che non può non dirsi fallimentare». Non accampa scuse per la squadra, scaricando magari le colpe sulle vicende societarie. «Quando avviene un cambio del genere non è mai facile. Non volendo, un po’ puoi distrarti, pensando a cosa succederà dopo. Ma questo non deve essere un alibi, perché in campo bisogna dare sempre il massimo. I compagni un po’ logori? No. Sono ragazzi eccezionali e giocatori importanti. Quest’anno è andata male, ma hanno dato tutti tanto e possono ancora dare tanto alla Roma ».
Quanto al suo ennesimo gol inutile, Simone sembra farsene una ragione: «Anche oggi è andata così. Si vede che il mio destino alla Roma è questo. Di certo, volevamo raggiungere quest’importante obiettivo ma non c’è stato niente da fare. Cos’è mancato? Non sono io a dover giudicare. Posso solo dire che ce l’abbiamo messa tutta ma non è servito».
© RIPRODUZIONE RISERVATA