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Lobont: “Sì, Stekelenburg è fortissimo”

(Corriere della Sera – G.Piacentini) – In una squadra, la Roma, che attualmente ha in organico ben 6 portieri -ma il numero è destinato a variare – l’unica certezza per il futuro sembra essere Bogdan Lobont.

Redazione

(Corriere della Sera - G.Piacentini) - In una squadra, la Roma, che attualmente ha in organico ben 6 portieri -ma il numero è destinato a variare - l’unica certezza per il futuro sembra essere Bogdan Lobont.

“ Lobi”, come lo chiamano gli amici più intimi, non ama parlare di sé perché preferisce «far parlare il campo» , ha interrotto in anticipo le ferie «ne ho fatte abbastanza» e già da qualche giorno lavora a Trigoria: «Non vedevo l’ora di ricominciare. Ho conosciuto Sabatini, io rimango qui, ho altri due anni di contratto. Mi trovo bene con tutti e mi gioco le mie chances».

Lo scorso anno vi siete alternati in tre in porta, ma nessuno ha pienamente convinto.

«È stata una stagione complicata anche se ho sempre sentito il sostegno della gente. Credo che anche per Doni e Julio Sergio sia stato lo stesso» .

Non deve essere facile giocare quando la gente ti fischia.

«La pressione c’è, ma come in ogni squadra in cui le aspettative sono alte. Ho giocato titolare in Supercoppa contro l’Inter, una partita che vorrei cancellare per come è andata. Ci ho messo un po’ a superarla» .

Il futuro è Luis Enrique.

«Lo conosco come giocatore, anche se non l’ho mai affrontato. Me lo ricordo come uno che non molla mai, che lavora tanto» .

Sembra a un passo l’ingaggio di Stekelenburg...

«Abbiamo giocato insieme all’Ajax, eravamo compagni di stanza. È un bravo ragazzo e un ottimo portiere, mi sono trovato benissimo con lui» .

È tra i portieri più forti in Europa?

«Ha dimostrato negli ultimi anni di essere forte, nell’Ajax ha fatto benissimo. Le sue qualità si vedevano già da giovane, cresciuto tantissimo anche grazie alla fiducia che gli hanno dato» .

Quali sono i suoi punti di forza?

«Dal punto di vista tecnico, uno molto bravo a giocare con piedi, ma la sua caratteristica principale è la costanza di rendimento» .

Starete di nuovo in stanza insieme?

«Se arriva lo aiuterò ad ambientarsi, perché chi arriva nel calcio italiano ha sempre bisogno di un po’ di tempo» .

La Roma potrà competere per lo scudetto?

«La Roma può e deve lottare per arrivare in fondo a tutte le competizioni a cui partecipa, sia in Italia sia in Europa».