rassegna stampa roma

Lo schema Stekelenburg non va

(Corriere dello Sport-R.Maida) Chiamiamolo schema Stekelenburg. I difensori centrali passano la palla indietro al portiere, che deve giocarla con i piedi più o meno frettolosamente.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida) Chiamiamolo schema Stekelenburg. I difensori centrali passano la palla indietro al portiere, che deve giocarla con i piedi più o meno frettolosamente.

Lancio lungo a cercare la spizzata di Osvaldo, la velocità di Bojan o Pjanic. Può essere questa la Roma di Luis Enrique? Ovviamente non deve essere questa. Eppure nel derby, soprattutto dopo essere andata in vantaggio, la Roma ha giocato in questa maniera.

SOFFOCATA Sembrava il sistema di gioco del Bologna anni Novanta. (…) Luis Enrique si è infuriato in tempo reale per questo, ha richiamato il portiere e gli altri giocatori chiedendo movimento e partecipazione, ma la squadra è stata disorientata dal pressing della Lazio, con Hernanes che non faceva muovere De Rossi, il regista difensivo, con Klose e Cissè che infastidivano costantemente Heinze e Kjaer, costretti a buttare via il pallone o tornare da Stekelenburg.

POSSESSO PALLA E cosi il possesso palla è stato alla fine simile alla partita con l’Atalanta(50 e 50) ma la supremazia territoriale, (…), è stata nettamente a favore della Lazio. Luis Enrique, alla ripresa ieri degli allenamenti, si è lamentato soprattutto del primo tempo, perché era il momento più favorevole per chiudere la partita. E non è stato sfruttato. (…)

INCERTEZZE Un’altra cosa che non va, leggendo i numeri, è proprio Stekelenburg, arrivato con le credenziali di uno dei migliori del mondo. Con lui in campo la Roma non ha mai vinto. Ha perso due volte su due in campionato ed è stata eliminato dallo Slogan in Europa League. Stekelenburg ha incassato sei gol in 378’ mentre il bistrattato Lobont, (…), ha preso soltanto tre gol in 342’(uno ogni 171’). (…), si riesce a capire che Stekelenburg ancora non si è impadronito della porta della Roma. (…)Probabilmente Stekelenburg, anche per problemi di lingua, ha bisogno di un po’ di tempo. Ed è stato frenato nei suoi progressi dal calcio in testa di Lucio. Però è innegabile, la Roma con il portiere dell’Olanda sperava di risolvere subito “un problema, anzi il problema” come disse Sabatini il giorno della presentazione. Invece dovrà pazientare un po’