(Corriere dello Sport - G. D'Ubaldo) - Dopo diciotto anni la famiglia Sensi esce di scena. La moglie e le figlie del grande Franco resteranno tifose della Roma.
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«Lascio la Roma pensando a papà»
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo) – Dopo diciotto anni la famiglia Sensi esce di scena. La moglie e le figlie del grande Franco resteranno tifose della Roma.
Il consiglio d’amministrazione di ieri mattina ha sancito l’ultimo strappo di un addio che era nell’aria da quasi un anno, da quel 26 luglio, giorno in cui fu decisa la vendita della Roma. Rosella Sensi da ieri non è più presidente, esce di scena con un pizzico di commozione. Sono stati mesi difficili: « L’ultimo pensiero va a mio padre Franco Sensi. Posso ricordare tanti anedotti di tante persone che sono cresciute con me ». Forse li racconterà un giorno, perchè potrebbe intraprendere la carriera giornalistica. Un sogno nel cassetto da quando era ragazzina. Va avanti soffocando l’emozione. Quando tornerà a casa non riuscirà a trattenere una lacrima: « Ringrazio tutti. Per noi è un giorno malinconico. Abbiamo sempre forte il ricordo di mio padre. Abbiamo sempre cercato di fare quello che avrebbe voluto fare lui. La Roma è una squadra unica per la partecipazione dei tifosi. Auguro alla nuova proprietà di arrivare il prima possibile e di fare bene. Non so quando arriverà DiBenedetto, dovete chiedere ad altri ». BALDINI - La continuità con il passato è garantita da Franco Baldini, il direttore sportivo della Roma dello scudetto: « Con tutto il rispetto per Baldini penso che il simbolo della continuità sia Giorgio Rossi, a cui va fatto un plauso ». Baldini conosce Roma e la Roma e ha creato una struttura societaria a sua immagine e somiglianza: « Assolutamente sarà di grande aiuto. Non dobbiamo sottovalutare Sabatini e gli altri collaboratori che stavano con me. Dobbiamo lasciare lavorare i nuovi proprietari con meno pressione rispetto a quella che c’era su di me. Oggi voglio ringraziare i tifosi ». Non conosce i nuovi proprietari. Finora gli unici contatti li ha avuto con gli uomini della banca: « Spero di proprio di poterli incontrare ». NUOVO CORSO - Segue con curiosità la nascita della nuova Roma. Preferisce rinviare i giudizi: « Non mi voglio esprimere. Dobbiamo lasciarli lavorare e poi vedremo. La Roma non si discute ma si ama, io preferisco andare avanti così ». Intanto il passaggio di proprietà deve essere ancora completato. In attesa dell’arrivo degli americani la gestione è affidata alla banca: « Non so chi sarà il presidente in questo periodo, dovete aspettare il comunciato ». STADIO - Qualche anno fa aveva presentato il progetto per un nuovo stadio della Roma. Non è mai andato avanti: « Non mi piace parlare di politica o fare polemiche. Ci siamo avvalsi di grandi professionisti ». Quello stadio avrebbe voluto intitolarlo a suo padre. Non ha smesso di pensarci: « Sarebbe una bella cosa. Noi abbiamo preparato un progetto innovativo. Mi auguro che questo lavoro non vada perso. Chi compra una casa nuova è giusto che scelga quello che vuole. Uno stadio intitolato a mio padre sarebbe un sogno ». FUTURO - Resterà legata a questo ambiente e dovrà portare avanti le sue aziende. Non si ritirerà a vita privata: « Intanto nel pomeriggio farò solo la mamma che è una cosa bellissima e negli ultimi tempi purtroppo non ho potuto dedicare molto tempo a mia figlia ». Si è parlato molto di una possibile candidatura alla presidenza della Lega, ma probabilmente il suo futuro è altrove: « Si è parlato di tante cose, anche del mio futuro da giornalista, per ora non c'è nulla ». Intanto oggi Rosella Sensi interverrà all’assemblea di Lega a Milano.
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