(Corriere dello Sport - G. D'Ubaldo) - Claudio Ranieri sposta i riflettori su Juventus-Roma, mentre tutto il popolo giallorosso guarda al di là dell'oceano per capire se il futuro sarà a stelle e strisce.
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«La Roma non molla niente!»
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo) – Claudio Ranieri sposta i riflettori su Juventus-Roma, mentre tutto il popolo giallorosso guarda al di là dell’oceano per capire se il futuro sarà a stelle e strisce.
Forse la partita più importante si gioca in un grattacielo nei pressi di Park Avenue, a New York, ma stasera la Roma scende in campo a Torino per un quarto di nobiltà della Coppa Italia. Ranieri non vuole distrazioni. «Le mareggiate non ci fanno paura» . MATCH VERO - Juventus-Roma è una partita vera. Poco turn over, la voglia di andare avanti in questa competizione: «La formazione non l'ho ancora decisa. Parlerò con Borriello, mi ha detto già che sta molto meglio. Poi prenderò le mie decisioni. La Juventus è una grande squadra, ha speso tanti soldi, vuole vincere, è una pretendente come noi per lo scudetto. Giochiamo fuori casa, mi dispiace che non ci siano i nostri tifosi, sarà dura, siamo pronti, faremo di tutto per vincere ». E' stato a lungo criticato, ma i risultati gli danno ragione. Va avanti per la sua strada: «Non cerco riscatto, a volte vengo criticato per il gioco, ma chi lo fa non vede le altre partite. Io le vedo e dico che noi siamo tra le migliori, le altre non mi sembra che facciano cose dell'altro mondo. Il campionato italiano è difficile perchè tutti cerchiamo di far giocare male gli avversari. Sono venuto a Roma con la voglia di fare il massimo, altro non mi interessa» . CAMBIO - Questa società potrebbe essere arrivata al capolinea. Ranieri non ha paura del mare in tempesta: «Noi abbiamo diviso i settori. Trigoria, campo verde, il tentativo di rimontare. Le altre cose gestite dalla banca e dalla famiglia Sensi a noi non interessano. Ora conta questa partita, cerchiamo di vincerla » . Lo spogliatoio forte da non lasciarsi condizionare: «Possono contare molto l'intelligenza dei giocatori e dell'allenatore. Ai ragazzi l'ho detto, possiamo incidere solo con i risultati. Abbiamo due possibilità: mollare e fare un campionato da schifo, oppure reagire e dare il massimo, perchè siamo noi che ci mettiamo la faccia. I ragazzi hanno recepito questo messaggio ». FUTURO - Ranieri non si preoccupa di quello che sarà il suo futuro, se alla Roma o in un'altra società: «Verrò giudicato e poi continuerò a lavorare, questo è poco ma sicuro» . Roma e Bologna, che si affrontano domenica in campionato, sembra abbiano trovato più forza nei problemi societari: «L'abbiamo detto mille volte, l'equilibrio in uno spogliatoio è sensibile, ma io non voglio scusanti, non mi piacciono, sappiamo che se c'è un problema dobbiamo risolverlo e basta. Ci sono alcune problematiche che possono caricare e compattare, far aumentare la determinazione in un momento di grossa difficoltà. Magari in altri spogliatoi questi problemi vengono amplificati, devono essere bravi tutti coloro che sono nel 'sancta sanctorum' dello spogliatoio, tutti, fino ai magazzinieri. È importante che tutti spingano nella stessa direzione» . Da tifoso si augura una cosa sola: «Che chi viene dopo i Sensi prosegua il lavoro fatto da questa famiglia e che magari lo migliori» . SCELTE - Non parla di mercato, ma in qualche modo avalla l'eventuale scambio Doni-Eduardo: «Ci sono altre persone che si occupano di questo. Comunque chiunque gioca in serie A è all'altezza» . Stasera si affida a Vucinic e Menez, che ogni tanto tiene a riposo: «Sono scattisti, bruciano tanto e hanno bisogno di recuperi più lunghi. Sono una coppia, è vero, anche negli allenamenti li metto sempre insieme perchè vedo che c'è affinità. Ma questa intesa deve essere messa al servizio della squadra e non del singolo ». Il Milan si è rinforzato molto, ma Ranieri si accontenta di quello che ha: «Chi compra giocatori validi può miglioirarsi, io devo ringraziare la mia società perchè non mi aspettavo di poter contare su Adriano e Borriello. Sono stati colpi inaspettati e sono contento di questo» .
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