rassegna stampa roma

«La Roma mi affascina è una bella opportunità»

(Corriere dello Sport-A.De Pauli) « Confermo di aver avuto contatti con la Roma in questi giorni. Si tratta di una bella opportuni­tà, ma attualmente so che ci sono in liz­za anche altri colleghi.

finconsadmin

(Corriere dello Sport-A.De Pauli) «Confermo di aver avuto contatti con la Roma in questi giorni. Si tratta di una bella opportuni­tà, ma attualmente so che ci sono in liz­za anche altri colleghi.

D'altro canto, anch'io ho più di un'offerta e dovrò prendermi un po' di tempo per valutare le diverse opzioni. Per ora posso solo dire che si tratta di un'ipotesi affasci­nante ». Ecco il Luis Enrique che non ti aspetti. Dopo la sfida di Segunda Divi­sion Barcellona B-Salamanca (5-1), do­po una settimana in fuga da microfoni e taccuini, con una fama da burbero amplificata a dismisura, il giovane tec­nico risponde esplicitamente alla nu­merosa comitiva di giornalisti italiani che, invece di occupare la sala stampa del Camp Nou, insieme ai colleghi di tutto il mondo, mentre la afición blau­grana celebra gli eroi di Wembley, oc­cupa il contenuto stanzino in cui l'alle­natore del Barça B tiene le sue confi­denze. AMBIZIOSO - Dopo lo choc iniziale, i cro­nisti si gettano su “Lucho” per strap­pargli qualche altra rivelazione, ad ini­ziare dalla sua filosofia di gioco: « A me piace il gioco attraente, quello della prima squadra del Barça, per intender­ci. Per questo anch'io cerco di proporre questa idea ». Arriva subito, però, l'av­viso alla futura dirigenza: « Ci vogliono, ovviamente, anche i giocatori adatti per poterlo creare e il tempo necessario per insegnarlo ». Poi, giustamente am­bizioso, spiega il perché del suo addio al filial barcellonese: « Il problema è che ho già raggiunto il massimo. Oltre non possiamo andare. Abbiamo raggiunto i play off e non possiamo giocarli. Questo demotiva i giocatori e pure me, mi ha condizionato ». Gli chiedono un parere sui preferiti, nell'attuale rosa della Ro­ma, ma la risposta è diplomatica: « Non posso dire di che abbiamo parlato, né dei miei gusti personali. Forse vi ho det­to già troppo ». Consigli da Guardiola? « Non ho chiesto nulla a Pep in questa settimana, era un po' impegnato (ride, ndc), però lo farò presto. E’ uno che co­nosce bene l'ambiente di Trigoria». CHANCE - Poi, un pensiero spontaneo ai suoi giocatori, alcuni dei quali potreb­bero seguirlo nella nuova esperienza: « Ho lavorato con autentici professioni­sti, dotati di classe e voglia di lavorare. Potrebbero far bene ovunque, ad inizia­re dal nostro bomber Jonathan Soria­no, capocannoniere del torneo con 31 gol, per sua sfortuna chiuso dai cam­pionissimi della prima squadra ». Tor­na inevitabile il paragone con Guardio­la che, a differenza sua, ha potuto rice­vere l'insegnamento diretto dal profeta olandese, Joahn Cruyff, che con il suo passaggio ha cambiato per sempre la fi­losofia di gioco culé. « Più che differen­ze, vedo cose in comune. A entrambi piace arrivare con il pallone fino alla porta. Ci piace assalire l'avversario, di­vertire e divertirci. Ma, ribadisco, riu­sciamo a farlo perché abbiamo anche ottimi giocatori ». Arriva la domanda da un milione di dollari: è possibile ripro­durre questa idea altrove? « A tutti i cal­ciatori piace giocare così e il recentis­simo successo mondiale del nostro cal­cio... associativo dimostra che si può at­tuare anche ai massimi livelli ». Poi, di nuovo la Roma. « Sì, l'ho vista giocare, ma non con tanta attenzione per poter­ne parlare con cognizione di causa. Se le cose procederanno, ci sarà il tempo per uno studio approfondito » . Al 99% allora sarà Roma? « No. Diciamo al 50, ok? ».