(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) «Volevo restare a Roma e alla fine sono rimasto». Anche se ha rischiato a lungo di non riuscirci.
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«Io sul mercato? Tanta confusione Volevo restare»
(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) «Volevo restare a Roma e alla fine sono rimasto». Anche se ha rischiato a lungo di non riuscirci.
«Ed infatti quando mi hanno detto che ero sul mercato, sono rimasto di stucco — dice Marco Borriello, confessandosi a Sky — Avevo giocato tutte le amichevoli, saltando dall'inizio solo la sfida di Bratislava. Ma il mio utilizzo in Europa League mi ha spiazzato. Pensavo di rientrare nei piani della società e invece, all'improvviso, mi sono ritrovato ai margini». Dialoghi La Roma ha provato a piazzarlo, ma la gestione della vicenda e il rischio di fare una minusvalenza secca Borriello è stato pagato 10 milioni di euro a fine giugno, ndr non gliel'ha permesso. «Non ho mai chiesto di andare via e ora mi sento di nuovo al centro del progetto. Ho parlato con Sabatini il 30 agosto, mi ha detto che per la Roma ero un giocatore importante. Concetto che il giorno dopo mi è stato confermato anche da Luis Enrique. Lui quest'anno può essere il valore aggiunto. Propone un bel calcio, se ognuno di noi riuscirà a fare quello che ci chiede, raggiungeremo traguardi importanti e i tifosi si divertiranno». Tutto passato, quindi. «Si è ricreata l'alchimia di inizio anno».
INTORNO A LUI Borriello, però, si dovrà sacrificare a giocare esterno, al centro c'è Totti. E non solo lui. «Francesco è il simbolo di Roma e un ragazzo fantastico — continua Borriello —. Ma al di là di questo, io al Milan ho giocato con 5 Palloni d'oro e Francesco ha la loro stessa velocità mentale. Con Luis Enrique, sarà il valore aggiunto». Chiusura con un pensiero al passato: «Voglio chiedere scusa a Ranieri, lo scorso anno non l'ho difeso abbastanza».
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