rassegna stampa roma

Lille ai piedi di Rudi il rivoluzionario

(Il Romanista – R.Smitt) – Rudi Garcia ha la faccia di un van Basten messicano, di quelle che appena le vedi capisci che hai a che fare con uno che sa cosa e dove vuole andare: lontano. Da dove proviene.

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(Il Romanista - R.Smitt) - Rudi Garcia ha la faccia di un van Basten messicano, di quelle che appena le vedi capisci che hai a che fare con uno che sa cosa e dove vuole andare: lontano. Da dove proviene.

Tre nonni spagnoli sfuggiti alla dittatura franchista ed emigrati in Francia, nel piccolo comune di Nemours (13.000 abitanti, manco la curva Sud) nel dipartimento di Senna e Marna, dove il 20 febbraio del 1964 è nato questo allenatore rivoluzionario. Lo è non tanto perché è uno di quei tecnici che alla squadra e alla società dà e fa tutto, prenota gli alberghi delle trasferte, organizza personalmente le diete dei giocatori e le feste di compleanno (anche quelle a sorpresa) ma semplicemente per i risultati. Garcia ha da cinque giorni vinto la Coppa di Francia che il Lille non vinceva da 56 anni, e fra due giorni vincerà il campionato - la Ligue 1 - che al Lille manca da un anno in più, 57, dalla stagione 1953-54. Sempre a Parigi dove ha battuto il Paris per la Coppa e dove dovrà giocare la prossima. E’ lì che si incoronano i re. Virtualmente l’ha già vinta la Ligue 1 visto che ha 6 punti di vantaggio sul Marsiglia a due giornate dalla fine e una differenza reti +8 rispetto all’Om, ma non diteglielo. Dovrebbe accadere più di una rivoluzione per mancare quest’accoppiata totalmente storica per il Lielle, ma visto che è abituate a farle lui precisa alla stampa che: «Abbiamo il 7% di possibilità di perdere il campionato». Sa che è nei dettagli, nelle sfumature che si vincono i titoli. E’ scrupoloso perché lui sa cosa e dove vuole arrivare e sa soprattutto come farlo: è il suo mestiere, il 4-3-3. Puro. Con Beria e Balmont che si spingono in avanti, in attacco con Gervinho (risolutivo anche col Sochaux) che giostra largo, col fenomeno belga di Hazard (meglio del telefilm) che fa quello che gli pare tra centrocampo e in attacco, e Sow da urlo. Quattrotre- tre come un marchio di fabbrica, come lo spirito barcellonista degli antenati, ma senza azzardi da deboli: le ultime quattro partite le ha vinte 1-0. Garcia ha un contratto fino al 2014 ma provate a chiedergli se verrebbe a Roma. Quella faccia vuole andare lontano. E Rudi - qui lo sanno - sa volare.