rassegna stampa roma

«Il risultato è ingiusto»

(Il Romanista – B.De Vecchi) – «Questo risultato non è giusto. Non siamo stati peggiori di loro. Meritavamo il pareggio». Luis Enrique scuote la testa. Fino al quel buco in difesa, fino al gol del vantaggio di Di Natale, la Roma...

Redazione

(Il Romanista - B.De Vecchi) - «Questo risultato non è giusto. Non siamo stati peggiori di loro. Meritavamo il pareggio». Luis Enrique scuote la testa. Fino al quel buco in difesa, fino al gol del vantaggio di Di Natale, la Roma aveva tenuto bene il campo.

«Ma questo è il calcio, dobbiamo proseguire sulla nostra strada». Avanti tutta. Ancora. E ancora. Restando uniti. «Io non sono mai pessimista», avverte. Lucho non vuole sentir parlare di passo indietro. «È stata una sconfitta, nulla di più. Non credo che siamo stati migliori rispetto a loro, il pareggio era giusto. Abbiamo avuto l’infortunio di Simon Kjaer, il gol di Di Natale...». Luis sottolinea il concetto, qualora ce ne fosse stato bisogno: «Non lo considero un risultato giusto». José Angel e Taddei sono sembrati più cauti, non sono state frequenti le sortite offensive. Non era esattamente quello che chiedeva il tecnico. «I terzini avevano direttive di essere più attenti ai contropiedi e alle ripartenze degli avversari. Penso che abbiamo fatto un bel lavoro e sono contento di quello che abbiamo fatto. L’Udinese si è difesa con cinque centrocampisti, ma va bene così. Sono in testa alla classifica».

Rispetto al Lecce, ma era anche un avversario di livello decisamente inferiore, la squadra si è proposta molto meno in fase offensiva: «Quando si perde, tutti guardano a questo. È difficile inserirsi». Sull’atteggiamento in campo diverso dal solito, il tecnico dice: «C’è sempre il fatto che l’avversario ha il suo modo di giocare. Ha sempre le sue cose da dire». Se rispetto alla partita con il Lecce si è vista una Roma peggiore, ricorda Luis, «il merito è dell’avversario». Ma poi riconosce che su qualcosa bisogna intervenire: «Ci sono delle situazioni che dobbiamo migliorare. Sapevamo che non era facile, loro hanno vinto la sesta partita in casa ma credo che abbiamo avuto qualche occasione da gol». Luis Enrique sa dove intervenire. «Dobbiamo migliorare sia la fase difensiva, sia quella offensiva come tutte le squadre. Oggi (ieri, ndr) abbiamo visto una migliore fase difensiva ma non offensiva come la scorsa settimana. Sappiamo che dobbiamo migliorare e lo faremo, c’è un avversario che ti può far male e oggi c’era l’Udinese che ha tanta qualità».

Vietato abbattersi, però. Sottolinea l’allenatore: «Io non sono mai pessimista. Se vedo quello che abbiamo fatto nel primo allenamento e quello che facciamo oggi, sono ottimista. Ma non vendo fumo, si dice così anche in italiano? Credo che sia importante come si arriva alla vittorie. I risultati dimostreranno se sono in grado di fare questo lavoro». Lucho aveva chiesto 90’ all’attacco. «La voglia di avere fame credo che si sia vista oggi. Ma non penso che siamo inferiori all’Udinese. Il loro gol - dice - è arrivato da un contropiede e d a l l ’ i n f o r t u n i o d i Kjaer. Oggi il possesso di palla non è stato veloce, ma la gara è stata buona, oggi siamo rientrati anche con i terzini». Il tecnico continua a sostenere che spostare Lamela davanti sia stata una buona idea. «È un trequartista, ma come punta può fare un bel lavoro. Oggi come punta ha fatto il suo lavoro ed è stato bravo». Adesso si volta pagina. Bisogna pensare alla Fiorentina. Potrebbe non esserci Kjaer. «L’infortunio di Simon è un peccato per noi. Anzi, è il peccato più importante». Poi Luis si lascia andare a una considerazione un po’ amara: «Quando si perde, anche le interviste durano il doppio». Speriamo di riuscire a dimezzarne il tempo, allora