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«Il Porto è il presente l’Italia nel mio futuro»

(Corriere dello Sport – F.Ufficiale) – Il settimo successo eu­ropeo del Porto ha la freschezza di André Villas Boas.

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(Corriere dello Sport - F.Ufficiale) - Il settimo successo eu­ropeo del Porto ha la freschezza di André Villas Boas.

Ma per i «Dra­goes » la stagione non è finita e anzi potrebbe chiudersi in maniera trionfale se domenica batteranno anche il Guimaraes nella finale del­la Coppa del Portogallo, che otto an­ni fa sfuggì a Mourinho. E allora sul capolavoro dello Special Two po­tranno scorrere i titoli di coda. In­tanto lui può festeggiare e dedicare la vittoria a chi... non ti aspetti: «A Pep Guardiola, perché lui per me è una continua fonte d'ispirazione e lo sa » . Villas Boas chiarisce: « Ho trascorso un periodo a Barcellona per osservare gli allenamenti della squadra blaugrana ed è lì che ho imparato tante cose. Come quella che non servono giocatori che non sappiano essere anche riserve». Un pensiero-augurio per il collega che sabato 28 maggio a Wembley si gio­cherà la Champions League contro il Manchester United. «Io ho vinto, ora tocca a te» . Un passaggio di te­stimone fra amanti del bel gioco. Il Porto di Villas Boas ha sposato il 4-3- 3, stesso modulo del Barça di Guardiola, che nella Liga ha chiuso davan­ti al Real Madrid delle « estrellas » di José Mourinho: « E dedico la Coppa Uefa anche a lui -ha aggiunto l’alle­natore del Porto -al quale devo molto».

ASSALTO- Adesso sarà dura per il presidente Pinto da Costa respinge­re tutti coloro che andranno a bus­sare alla porta del club biancoblù per chiedergli di liberare Villas Bo­as, magari pagando la clausola re­scissoria di 15 milioni di euro. Lo Special Two tira fuori una frase dal­le mille interpretazioni:« Voglio al­lenare ancora per una decina di an­ni, poi vedremo. Certo, in Italia, In­ghilterra e Spagna si giocano dei bei campionati. Questo lavoro ti consuma, sia dal punto di vista ner­voso sia emotivo. Il Porto? Perso­nalmente sono molto contento distare qui, perché c'è il miglior pre­sidente e ci sono delle ottime strut­ture per lavorare».Rischia tuttavia che il meccanismo perfetto che ha costruito possa perdere qualche pezzo. Villas Boas resta sereno:«E’ normale che una squadra vincente come la nostra susciti l’interesse di altre società. Hulk costa 100 milio­ni di euro e Falcao una trentina. Il Porto ha alcune delle clausole re­scissorie più alte d’Europa».La sfi­da è lanciata, ma ciò non rovinerà la festa dei «Dragoes».

PAROLE DI PRESIDENTE- Un piccolo in­conveniente ha tur­bato ieri la festa del Porto, appena torna­to a casa, perché si è rotto il pullman sco­perto sul quale è sali­ta la squadra e che la doveva condurre al centro della città do­ve l’aspettavano mi­gliaia di sostenitori. La riparazione è durata circa un’ora e quindi il cor­teo è potuto ripartire. Un episodio che non ha scalfito minimamente il presidente Pinto da Costa che in merito al futuro ha dichiarato che«molte cose sono state già decise». Per poi aggiungere:« Sarà fonda­mentale tenere i giocatori che Vil­las Boas considera importanti per proseguire il ciclo di successi».Per il numero uno del club, quindi, il progetto del super Porto continua. Da stabilire, però, se con o senza il suo Special Two.