(Gazzetta dello Sport) Lui li conosce bene: Totti e la Roma. Per questo il parere di Claudio Ranieri va ascoltato con attenzione.
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«Francesco non mangia gli allenatori»
(Gazzetta dello Sport) Lui li conosce bene: Totti e la Roma. Per questo il parere di Claudio Ranieri va ascoltato con attenzione.
Davvero il capitano è un «mangia-allenatori»? «No, non penso proprio. In carriera ne ho conosciuti diversi e lui non rientra in questa tipologia. Certo, come tutti vuole giocare sempre, magari in certi momenti l'adrenalina lo può portare ad uscire dal campo con un atteggiamento che un tecnico non vorrebbe, ma non è questo il problema. Totti è un campione assoluto, fondamentale, e con me è stato leale, non mi ha mai fatto la guerra. Alcune volte, come quando l'ho sostituito con l'Inter, avrei desiderato che non uscisse subito dal campo; magari dopo che sono andato via non ha speso troppe parole per me, però con lui il rapporto è stato buono».
ROSA AMPIA Ma il problema di Luis Enrique potrebbe non essere solo Totti, «è un allenatore giovane e logicamente poco esperto, ma ha anche la difficoltà della rosa troppo grande. Quando c'è chi non gioca mai, è quello il momento che sotto la doccia senti dire: "In panchina ce sta 'sto scienziato..." e così via.
L'impressione, però, è che la società lo appoggi totalmente e questo per lui è un grande vantaggio. La dirigenza? Avrebbe dovuto parlare con Francesco ad inizio stagione, in privato. Solo se il giocatore non avesse accettato la situazione, magari ci si sarebbe dovuti esporre pubblicamente. Come se ne esce? Vincendo. La rosa è piena di buoni giocatori, ma al momento non saprei dire se riuscirà a imporsi. Il migliore a giocare col 4-3-3 a mio parere in Italia resta Zeman, ma se Luis Enrique porterà novità sono sempre pronto ad imparare. E lo auguro a lui e alla Roma. In attesa di tornare in pista anch'io in un progetto che mi convinca...».
m.cec.
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