rassegna stampa roma

L'Europa League non scalda gli americani

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) La Champions, sì, sarebbe stata un volano eccezionale. Il terreno migliore dove misurare i primi passi del progetto americano.

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(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) La Champions, sì, sarebbe stata un volano eccezionale. Il terreno migliore dove misurare i primi passi del progetto americano.

Per il livello, l'appeal, l'audience della competizione. Per gli incassi, ovvio. Tutto sommato il problema minore, però: quei venti milioni circa garantiti dal passaggio agli ottavi avrebbero fatto comodo, ma «non sarà un problema rinunciarci, i soldi ce li abbiamo, sarete felici», ha ribadito ieri James Pallotta, uno dei quattro soci — con DiBenedetto, Ruane e D'Amore — pronti a costruire la nuova Roma. E la Champions, appunto, oltre che un'avventura tecnica affascinante, si sarebbe rivelata una straordinaria operazione di marketing: sponsorizzazioni, partnership, pubblicità, avrebbe avuto tutto un'altra dimensione.

ALTRE PRIORITA' Sotto questo aspetto, l'Europa League è meglio di un cazzotto in un occhio. Torneo vero, lungo, molto impegnativo. Ma gli incassi e la visibilità sono minimi rispetto alla Champions, almeno nella prima fase. Dunque, contribuiranno poco e niente a lanciare il progetto di DiBenedetto. Quanto potranno aumentare i ricavi del club grazie all'Europa League? Per questo, il rischio è che alla fine non ne valga la pena. Non è il solito provincialismo italiano, è questione di priorità: e la Roma 2011-12 non potrà permettersi di restare fuori dal podio del campionato. L'obiettivo, fin da ora, è costruire una squadra che torni subito in Champions, restarne fuori per due stagioni consecutive sarebbe un disastro. In quest'ottica, la partecipazione all'Europa League è un intralcio: perché aumenta il numero degli impegni e richiede una rosa ben più ampia, complicando la vita all'allenatore. Queste considerazioni non andrebbero fatte davanti ai calciatori, soprattutto a quelli della Roma. Ma il rischio che oggi riescano a farsi battere dalla Sampdoria retrocessa e disgraziata è davvero minimo. Anche per loro. Montella, comunque, schiera i titolari, al netto di infortuni e squalifiche. Non si sa mai...