(La Gazzetta dello Sport - B.Tucci) - Questo derby a distanza fra Roma e Lazio sembra non aver mai fine. La posta in palio è alta: un posto in Champions che non significa solo onore, ma anche danaro, visto che l’ingresso nell’Europa che conta vale una cifra che si aggira sui 25 milioni di euro.
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L’Europa a chi terrà i nervi saldi
(La Gazzetta dello Sport – B.Tucci) – Questo derby a distanza fra Roma e Lazio sembra non aver mai fine. La posta in palio è alta: un posto in Champions che non significa solo onore, ma anche danaro, visto che l’ingresso...
Ed allora, è guerra aperta: non soltanto sul campo, ma pure a parole. Lotito sente il tintinnare di manette; i giocatori biancocelesti sostengono che i rigori li concedono a senso unico alla Roma. E via di questo passo. Sarebbe meglio non avere problemi stracciando gli avversari con i risultati. Ma tant’è, la realtà è questa e bisogna conviverci. La scorsa settimana, ritenevo la Lazio favorita. Sono stato smentito dai fatti, perché il lungo weekend ha ridato alla Roma una infinità di speranze. Se dovessimo dar retta al gioco, continuerei a sostenere che è la squadra di Reja ad avere più possibilità. Però, poi, tra il dire e il fare... Ma guardiamo al futuro. Ci sono tre partite da giocare: la Roma ne ha due in casa ed una in trasferta. Le prime due con il Milan e la Samp; quella fuori con il Catania, quasi salvo. La Lazio, al contrario, dovrà volare ad Udine e a Lecce per poi ospitare il Genoa. A prima vista, sembra che i giallorossi abbiano un compito più facile; ma voi sapete che nelle ultime partite è il controllo dei nervi ad avere un peso specifico maggiore. Chi li avrà più saldi avrà maggiori chance, a meno che non sia il terzo incomodo (chiamasi Udinese o Juventus) a mettere d’accordo la curva nord e la curva sud dello stadio Olimpico. Per una beffa quanto mai ingiusta.
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