(repubblica.it - F.Bianchi) Non sarebbe giusto e nemmeno corretto prendersela solo con Maurizio Beretta, manager di primo piano, ma la verità è che la Lega di serie A è paralizzata.
rassegna stampa roma
Lega di A paralizzata. Presidenza a rotazione?
(repubblica.it – F.Bianchi) Non sarebbe giusto e nemmeno corretto prendersela solo con Maurizio Beretta, manager di primo piano, ma la verità è che la Lega di serie A è paralizzata.
Non va avanti. Non propone nulla. E' finita in una palude. Il consiglio non si riunisce quasi più. L'assemblea da mesi è spaccata in due: i grandi contro i medio-piccoli (con fluttuazioni strane...). I venti presidenti non riescono mai a mettersi d'accordo sul bacino d'utenza, circa 200 milioni di euro da spartirsi: sono volati anche gli schiaffi. Niente. Ora c'è anche il problema dei soldi dell'Europa League: briciole, mentre il nostro calcio perde il passo in Europa (vedi Spy Calcio del 6 ottobre). Le nuove norme prevedono che il potere vada all'assemblea, il presidente ne ha sempre meno. Ecco, perché non tutte le colpe sono di Beretta: ma è chiaro che prima o poi dovrà pur essere affrontato il problema della sua successione. I presidenti per ora fanno finta di nulla: solo Cellino si era fatto avanti, subito zittito. Beretta da quando è top manager di UniCredit ha poco tempo da dedicare alla Lega di A, in più c'è (ci sarebbe) anche il conflitto d'interessi, visto che UniCredit ha il 40 per cento della Nuova Roma, ma si sa che in Italia il conflitto d'interessi non... interessa a nessuno. E si avanti così: i medio-piccoli club se volessero potrebbero imporre un loro presidente (Campoccia dell'Udinese, ad esempio) ma questo significherebbe la guerra totale. Ci sono anche candidati come Franco Carraro e Tullio Camiglieri, oltre al commercialista Ezio Maria Simonelli, presidente del collegio dei revisori della stessa Lega. Ma tutto è fermo. Alcuni presidenti (4-5, per ora) vogliono proporre questa soluzione: presidenza della Lega a rotazione. Un anno per uno. Esempio: un anno De Laurentiis, uno Lotito, uno Galliani... In più un manager (che già c'è: Marco Brunelli, direttore generale, lui sì a tempo pieno...). Ma questa soluzione dovrebbe essere discussa e approvata da tutta l'assemblea, con una modifica statutaria. Ma come si fa a metterli tutti d'accordo? La Lega è paralizzata: ma nessuno fa niente. Avanti così...
Il boom della serie B? Un presidente full time Il boom della serie B (6.502 spettatori a partita, con un incremento del 30 per cento) è dato anche dalla presenza di due squadre come Sampdoria e Verona (che hanno tanti abbonati) ma soprattutto dalla politica intelligente e moderna che sta portando avanti il presidente-manager della Lega, Andrea Abodi. Un campionato a sé, con le sue caratteristiche, con 22 squadre che sono troppe e saranno (presto) ridotte a venti. Con la volontà anche di mettere mano agli stadi (Abodi propone "una convenzione di lunga durata dei club con i Comuni, proprietari degli impianti") senza aspettare una legge che non arriva mai. E' rinata la Nazionale di B. Si sta lavorando sui giovani. Ci vuole tempo, d'accordo, ma i primi risultati stanno arrivando. L'importante è lavorare full time, come sta facendo Abodi. Vero, Beretta?
Giornata dello sport paralimpico, la soddisfazione di Pancalli "Sei edizioni vuol dire che questa giornata, ormai, rappresenta una realtà importante del nostro Paese". Con queste parole il presidente del CIP, Luca Pancalli, ha inaugurato l'evento romano della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, che si è svolta in contemporanea in undici piazze italiane: Roma, Milano, Pistoia, Vicenza, Terni, Valderice, Parma, L'Aquila, Benevento, Verbania e Brindisi. "Il messaggio che vogliamo lanciare oggi - ha proseguito Pancalli dal palco dello Stadio delle Terme di Caracalla - è che lo sport non è solo medaglie ma soprattutto inclusione sociale e integrazione, nonché uno straordinario strumento pedagogico e che attraverso la pratica sportiva la persona disabile ha la possibilità concreta di riappropriarsi della propria vita". Pancalli ha ringraziato poi Enel cuore e Sky. Un appello poi ai ragazzi: "Siete i cittadini del domani: non fermatevi al primo approccio visivo ma cercate di andare oltre".
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