(redazione ForzaRoma.info) All'indomani della nona vittoria consecutiva in campionato, andiamo a dare uno sguardo alle pagelle dei quotidiani sportivi e non presi in esame sulla prestazione dei giallorossi.
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Udinese-Roma 0-1 LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI Castan un muro, Strootman e De Rossi strepitosi
(redazione ForzaRoma.info) All’indomani della nona vittoria consecutiva in campionato, andiamo a dare uno sguardo alle pagelle dei quotidiani sportivi e non presi in esame sulla prestazione dei giallorossi.
IL MESSAGGERO pagelle a cura di Alessandro Angeloni
DE SANCTIS 6,5 Il pomeriggio gli si agita perun rinvio sbilenco, per unpalo di Muriel, per una paratina a terra su unabattuta ravvicinatadiDi Natale e nel finale per qualche mischia.E l’imbattibilitàaumenta a 594 minuti.
MAICON 5 Unocchio a GabrielSilva e qualche accelerazione in avanti.Con fortune alterne.Esi fa espellere ingenuamente.
BENATIA 7 L’impressione è che possa prenderle tutte, la realtà è che le prende davvero tutte. Impressionanteanche quando prova qualche incursione offensiva. Sembraun carro armato.
CASTAN 8 Impermeabile baluardo di una difesa che marcia senza subire reti (una solo finora) e che incassa pochissimi tiri in porta.Stavolta è anche decisivo perché salva, in stile DeRossi, una gol fatto sulla linea della porta.ConBenatia formauna coppiadi altissimo livello.
BALZARETTI 6,5 Azzecca più lediagonali difensive che non i cross.Enel finale, con la Romain dieci, si piazza bassissimo e fa il tamponedi fascia.Unapartita giocata con la testa.
PJANIC 6,5 Aparte unpaio di errori in appoggio, appare ispirato: una punizione respinta dal portiere dell’Udinese, qualche apertura magica e fosforo inmezzo al campo. Garcia lo sacrifica dopo l’espulsione di Maicon.
DE ROSSI 7 Ci mette un po’ a capire i movimenti delle due mezzepunte bianconere e all’inizio va in sofferenza. Poi trova le giustemisure, sfoderando la solita prestazione concreta e di qualità. Partecipa all’azione del gol di Bradley.
STROOTMAN 7,5 Gioca per la squadra e la fa girare, proponendosi spesso in zona sedici metri. Alcune sue incursioni sono devastanti,comelo è ilmodoin cui si impossessa del pallone e dà il la al gol di Bradley.
FLORENZI 5,5 Nonè la sua partita. Poco servito in profondità, fatica anche nel lavoro di copertura.Di spazi per la sua corsa ce ne sono davvero pochi e finisce in debito d’ossigeno.
BORRIELLO 6 Il suo contributo offensivo è in un colpo di testa che impegna Kelava, il resto è combattimento e gioco di sponda. Allunga molto la squadra e il primo tempoè una fatica per tutti.
LJAJIC 7 Unprimo tempodi magìe a singhiozzo, la ripresa di sostanza e determinazione.Quando va a fare il centravantimette in mostra tutte le sue qualità, che sono enormi. Palla al piede, è una delizia.
MARQUINHO 6 Un finale di gara da tattico della fascia: copertura, corsa e spiccato senso del sacrificio.
TOROSIDIS 6,5 Entra immediatamente in partita. Nonsi tira indietro quando c’èda dare qualche mazzata. Sostanzioso.
BRADLEY 7,5 L’uomodel match. Entra per fare legna e incendia di gioia la sostanziosa curva romanista presente al Friuli.Unazampata, tre puntidi una pesantezza unica.
GARCIA 8 Ilmagodei cambi e di unaRomada record. Riesce a far giocaremeglio la squadra in dieci che in undici. Bradley è il colpo da maestro. Bravo e fortunato. BERGONZI 4 Riesce a non azzeccare un cartellino giallo e si risparmia qualche rosso.
IL ROMANISTA pagelle a cura di Daniele Giannini
DE SANCTIS 7 Il portiere meno battuto dell'universo. La palla si rifiuta di passare alle sue spalle anche quando sbaglia un rinvio (e chiede scusa a tutti). La palla non ci prova, ha paura delle conseguenze. E fa bene a temerlo, come da ieri lo teme la rete di recinzione del Friuli. A fine partita ci si è aggrappato, l'ha divelta, un'esplosione di grinta, di voglia di vincere. Da paura.
MAICON 5,5 Probabilmente il migliore in campo della Roma per 60 minuti. Sicuramente il più pericoloso, il può incisivo. Poi la seconda ammonizione, tanto netta quanto ingenua benchéindotta da una pallaccia datagli da Marquinho. Poi però l'errore è tutto suo, ma tutto passa in secondo piano, tutto si dimentica perché la Roma è più forte anche dell'inferiorità numerica.
BENATIA 7 E adesso gli tocca pagare. L'aveva promesso, cena pagata per tutti in caso di vittoria nella sua Udine. Era l'ex, ma niente setimentalismi. Un unico pensiero: vincere. Anzi due: vincere e non prendere gol. In quel volo alla De Rossi contro il Napoli erano in due, lui e Castan. L'ha presa Castan, ma è uguale, il concetto è lo stesso: quella palla non poteva passare, non doveva passare. Non è passata.
CASTAN 7 Vedi l'errore dopo 3 minuti che c'è bisogno del palo interno per salvare la Roma e temi che l'incantesimo si sia rotto. Che lui sia tornato terrestre, che abbia abbassato la guardia. Niente di più sbagliato. Il Boing 747 della Castan Airlines sta solo rullando i motori sulla pista per il decollo. Che arriva puntuale: Muriel la tocca sotto, ma lui è già in cielo. Via tutti. Biabiany resta l'unico uomo sulla luna.
BALZARETTI 6 Premessa: ha segnato al derby e quindi prende dieci ogni volta per principio. Poi se proprio si vuole guardare al particolare, a ieri, allora vedi che si adegua alle maglie bianconere dell'Udinese con una partita in chiaroscuro. Alterna momenti molto positivi (vedi il crossper Borriello) ad amnesie incomprensibili, vedi quel missile sparato tra le gambe di Strootman che per poco non rovina tutto. Alla fine comunque positivo, alla fine è l'uomo del derby.
PJANIC 7 Ha il piede caldo e la testa fredda, lucida. Un pensatore pieno di esplosività. E' in un momento di grazie e si vede, traspira dai suoi pori ogni volta che tocca palla, ogni volta che pensa prima e meglio dell'avversario, ogni volta che non ha paura i mettere il piede ogni volta che spara da 20, 30 metri tanto è uguale, il pallone risponde ai suoi comandi. Esce perché in dieci c'è bisogno di essere ancora più accorti. Ma con un Miralem così l'attesa di Totti sarà più dolce.
DE ROSSI 7 In ginocchio al centro del campo al fischio finale di Bergonzi che ricorda Roma-Avellino del 1983. Una gioia che non esplode. Daniele c'è l'ha dentro, è forte, se la tiene ben stretta per non lasciarla scappare. Perché quella gioia romanista è energia pura, è adrenalina da mettere in campo col Chievo e poi a Torino e in quella dopo e in quella dopo ancora. Fino alla fine. Un grande traguardo che si raggiunge solo con un grande De Rossi, quello di tutto il campionato. Quello di ieri: lancio per Strootman e il traguardo è un gradino più vicino.
STROOTMAN 8 Nel suo mondo le parole “Se” e “Ma” non esistono. Nel suo calcio il dubbio non è contemplato, l'indecisione è un concetto incomprensibile. Lui non gioca, lui decide. Decide che è il momento di far sentire i muscoli e guai a chi gli capita attorno. Decide che è il momento di vincere e va a prendersi la vittoria. Scardina il pallone dai piedi dell'avversario a centrocampo e va ad aspettare il lancio. E lì decide ancora, decide di aspettare il movimento dei compagni per dare tempo a Bradley di arrivare. La decisione giusta. Come sempre.
FLORENZI 6 Nelle azioni che contano lo vedi poco. Ed è strano, è una rarità. E' una giornata ordinaria per un ragazzo eccezionale, è una giornata a 33 giri per uno che viaggia a 45. Non male, quello no. E' semplicemente normale. E normale per lui, sarà che ci ha abituato troppo bene, è sinonimo di banale.
BORRIELLO 6 Una sola palla buona. E per giunta ci mette molto del suo per crearla. Perché quel colpo di testa ha una difficoltà enorme. Andando all'indietro, mettendo forza a una palla che non ne aveva molta. Segno che c'è, che non è molle, che è dentro, che è utile, che lo sarà ancora, che sarà decisivo.
LJAJIC 7 Ci si aspettava una risposta, ne ha date tante. Tutte giuste, tutte corrette. Gli si chiedeva carattere, ce l'ha messo. Gli si chiedeva spirito di squadra e sacrificio. Per quello bastano due immagini. L'abbraccio felice ai compagni al gol di Bradley e, soprattutto, la corsa a coprire al 90esimo dopo una palla protetta e persa vicino alla bandierina. Quantità al servizio della qualità: la Roma ha un'altra arma letale.
GARCIA 9 Il voto più semplice da dare all'uomo del record. Nove perle, nove partite perfette. Il caso non c'entra niente, la fortuna meno che mai. Non è teoria, è questione di “lavoro lavorato”, è fatica, è tattica, è preparazione fisica, è psicologia. E' tutto. E' Rudi Garcia.
TOROSIDIS 6,5 L'ennesima conferma che se manca Maicon la Roma cade comunque tra braccia salde. Entra e non fa una grinza. Come se fosse dentro al match da sempre.
MARQUINHO 6 Una pallaccia a Maicon che poi non trova di meglio che farsi espellere. Però Garcià punta su di lui, sulla sua velocità. Servono tutti. Serve anche lui.
BRADLEY 8 Se lo merita questo gol. Per mille motivi. Perché è uno vero, perché è utile, perché quella caviglia che si è girata gli ha tolto gran parte della cavalcata romanista. Ora il primato a 27 punti è anche suo, è molto suo. Lo era pure prima.
CORRIERE DELLO SPORT pagelle a cura di Guido D'Ubaldo
DE SANCTIS 7
In ritardo sul tiro di Muriel che finisce sul palo. Rimessa difettosa con i piedi. Preso di mira dai suoi ex tifosi, non smarrisce la feroce concentrazione. Fino alla parata conclusiva su Basta. Al fischio di chiusura corre a festeggiare sotto la curva dei tifosi. Sembra uno di loro.
MAICON 6
Scende sulla fascia senza trovare argini, spinge sull’acceleratore quando la partita sembra non sbloccarsi. Ma proprio quando sembra salire in cattedra rimedia il secondo cartellino giallo che potrebbe complicare i piani della Roma.
BENATIA 7,5
Conosce tutti i segreti di Di Natale e gli toglie spazio.
CASTAN 7
A disagio nelle accelerazioni di Muriel, se lo perde in occasione del palo, ma salva un gol fatto come ha fatto De Rossi contro il Napoli. Non molla un centimetro.
BALZARETTI 6,5
Un bel cross per la testa di Borriello, ma anche qualche imprecisione. Un curioso controllo di petto libera al tiro Di Natale. Quando la Roma resta in dieci ritrova energie, come per incanto.
PJANIC 6,5
All’inizio è il più ispirato tra i centrocampisti. Cuce e riparte. Si propone e chiama il pallone. Poco dopo la mezz’ora prova il tiro dalla lunga distanza. Altre due conclusioni pericolose. Per riequilibrare la squadra dopo la perdita di Maicon, Garcia rinuncia a lui.
TOROSIDIS (23’ ST) 6,5
Dà il suo contributo in fase difensiva e anche nel ribaltare l’azione. Non è facile in inferiorità numerica.
DE ROSSI 7,5
Quando capisce che la Roma si espone troppo spesso ai contropiede friulani si piazza stabilmente davanti alla difesa. Prova il tiro dalla distanza, fa un lavoro enorme, è sempre pronto ad aiutare il compagno in difficoltà, a urlare indicazione e incitamenti, da vero capitano.
STROOTMAN 7,5
Muscoli e testa, senza mai strafare, ma sempre al servizio della squadra. Si fa in quattro quando la Roma resta in dieci. Ha molti meriti sul gol, che cerca fortemente.
FLORENZI 6
Corre spesso a vuoto, lacunoso negli inserimenti. Un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni.
MARQUINHO (17’ ST) 6
Al posto di Florenzi per cercare di dare più concretezza alla fase offensiva. Fa la sua parte, perde palla un attimo prima dell’espulsione di Maicon.
BORRIELLO 6,5
Si sacrifica nel lavoro sporco, ma dentro l’area riesce a combinare poco. Una sola conclusione, il colpo di testa deviato da Kelava.
BRADLEY (33’ ST) 7
Gli bastano pochi minuti per piazzare il colpo che regala alla Roma il record storico. Rientra dopo quasi due mesi e lascia il segno con un piattone di precisione. Realizza con freddezza il suo secondo gol in maglia giallorossa.
LJAJIC 7
Nel tridente iniziale è il più incisivo, nel finale va a fare il centravanti. Bravo nel movimento che fa per portarsi via la difesa al tiro di Bradley. Gioca alla sua inconfondibile maniera, a volte è un po’ troppo individualista, ma i difensori friulani faticano molto per fermarlo.
GARCIA (ALL.) 7
All’inizio la Roma dà l’impressione che senza Totti smarrisca la sua fisionomia. Nella prima parte la squadra è un po’ squilibrata, poi la sistema e azzecca ancora i cambi, riuscendo a vincere in dieci contro undici
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