(Il Romanista - D.Galli) - «DiBenedetto? Ho avuto il piacere di incontrarlo. Ama molto l’Italia, e penso che se l’operazione andrà in porto sarà una bella opportunità per tutto il calcio italiano».
rassegna stampa roma
«DiBenedetto farà grandi cose»
(Il Romanista – D.Galli) – «DiBenedetto? Ho avuto il piacere di incontrarlo. Ama molto l’Italia, e penso che se l’operazione andrà in porto sarà una bella opportunità per tutto il calcio italiano».
In una breve intervista concessa mercoledì in esclusiva a “Il Romanista”, l’Ambasciatore Usa in Italia David H. Thorne apre il libro dei ricordi per raccontare come e perché si è innamorato dell’Italia, di Roma e della Roma. Due giorni fa si è incontrato con DiBenedetto a Villa Taverna, la meravigliosa residenza privata dell’Ambasciatore. In comune con il businessman che vuole l’As Roma, Thorne ha parecchie cose. Sono nati entrambi a Boston, per esempio. E poi, appunto, c’è la passione per i colori giallorossi. Per mister Thorne è un amore vero, sincero, assolutamente genuino. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, suo padre Landon fu incaricato dal presidente Eisenhower di amministrare il piano Marshall nel nostro Paese. David, allora bambino, fu rapito dall’italian way of life. E l’italian way of life, il nostro stile di vita, è fatto anche di un pallone preso a calci sotto il sole che bacia il Colosseo. Una volta tornato negli States, Thorne non ha spezzato il cordone ombelicale che culturalmente lo lega all’Italia. In America ha continuato a giocare a calcio, lo sport che adora e che quando può segue anche dal vivo. All’Olimpico. Da tifoso della Roma.
Mister Thorne, la Roma sarà la prima società di calcio italiana a finire in mani americane. Quale è la sua opinione?
Ormai il calcio è uno sport globalizzato, seguito in tutto il mondo, che parla tante lingue diverse, sia in campo che nei consigli di amministrazione. Non è importante la nazionalità degli investitori, ma la loro passione e la voglia di puntare in alto. Sono comunque felice per questa opportunità, per tutto il calcio italiano.
Lei è tifoso della Roma, va spesso allo stadio? E come è nato l’amore?
È una passione che risale alla mia infanzia trascorsa a Roma durante gli Anni 50. Ho dei ricordi davvero belli di partite tra amici che mi hanno aiutato a capire ed integrarmi a pieno tra i romani, e gli italiani. Quando sono tornato negli States ho continuato a giocare a calcio e a seguire con grande attenzione le partite più importanti in televisione. Come ho detto altre volte, quando non giocano gli Stati Uniti, io tifo sempre per gli azzurri! Ed ecco che, tornato a Roma, tanti anni dopo, in qualità di Ambasciatore, non potevo perdere l’occasione di andare allo stadio: è un’esperienza davvero grandiosa! Appena sono entrato di nuovo all’Olimpico ho provato una grandissima emozione, che mi ha fatto tornare indietro nel tempo.
Cosa può dire su Mr. DiBenedetto?
Ho avuto il piacere di incontrarlo. Ama molto l’Italia, e penso che se l’operazione andrà in porto sarà una bella opportunità per tutto il calcio italiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA