(Il Romanista - B.DeVecchi) - De Rossi e la Roma sono sempre più vicini. «Il nostro desiderio è assolutamente quello di concludere la trattativa per il rinnovo prima dell’inizio del campionato».
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«De Rossi? Giorni decisivi»
(Il Romanista – B.DeVecchi) – De Rossi e la Roma sono sempre più vicini. «Il nostro desiderio è assolutamente quello di concludere la trattativa per il rinnovo prima dell’inizio del campionato».
Il che vuol dire subito, o quasi. E’ l’amministratore delegato Claudio Fenucci a fissare la tabella di marcia. L’occasione è la presentazione di Lamela. «Penso – dice Fenucci - che nei prossimi giorni ci sarà un incontro con l’agente di Daniele per vedere se è possibile fare ulteriori passi avanti nella trattativa per il rinnovo. Ovvio che il nostro desiderio è assolutamente quello di concludere questa trattativa prima dell’inizio del campionato. Faremo il possibile, penso che ci sia la volontà anche dall’altra parte per cercare di raggiungere l’accordo nel più breve tempo possibile. Credo che le condizioni ci possano essere, ovviamente ci vuole un po’ di buona volontà da entrambe le parti, come sempre avviene per definire un accordo economico». Tradotto, la trattativa è avviatissima, ma adesso serve lo sprint finale. La base dell’accordo sono i 4 milioni a stagione che Daniele andrebbe a percepire. Una base che però sarebbe destinata a crescere parecchio grazie ai bonus legati al rendimento individuale, per esempio le presenze in Nazionale, e a quello della squadra. Complessivamente, De Rossi potrebbe arrivare a guadagnare circa 5.5 milioni lordi. Di fatto, gli stessi soldi di Totti. Sarebbe un contratto di un peso straordinario per le casse della Roma. Si tratterebbe di uno sforzo economico che la nuova dirigenza andrebbe a sostenere solo perché la controparte è un giocatore immenso. Che quei soldi li vale tutti, fino all’ultimo centesimo. Fenucci è ottimista. In fondo, e l’ad lo dice chiaramente, nessuno ha mai pensato di accantonare gli uomini simbolo della passata gestione. De Rossi. Ma pure Totti. «Il nostro – spiega - è un progetto tecnico che si basa sull’integrazione tra quelli che sono i giocatori presenti che ben hanno fatto in passato e sono rimasti con noi e giovani di prospettiva che possono assicurare la competitività futura». Uno è Lamela. «Erik è uno dei principali cardini. Siamo ovviamente agli ultimi giorni per quanto riguarda le operazioni di trasferimento, e come abbiamo detto tante volte le operazioni della Roma non sono ancora concluse, stiamo cercando di completare l’organico per farci trovare pronti alla partenza del campionato. Tornando ad Erik, viene da noi con grande entusiasmo, ha una carriera professionistica, essendo un ’92, ovviamente corta ma ha giocato tutte le partite lo scorso anno con una personalità da veterano e dimostra una grande attitudine per essere pronto ad integrarsi nel gruppo. Un’esperienza che per lui è un passaggio importante e spero di significative soddisfazioni». C’è chi ha parlato di un caso-Totti dopo l’esclusione con lo Slovan. Fenucci smentisce con forza: «In questo momento non esiste nessun caso. Non voglio dare io le direttive del vostro mestiere, ma mi sembra che i media abbiano dato troppa importanza alla cosa. Abbiamo professionisti di prim’ordine come Franco Baldini, anche se è ancora lontano ma è con noi, e Walter Sabatini che sono in grado di gestire qualsiasi situazione di criticità che può emergere, anche se questo non è il caso, sia oggi che nel futuro. La Roma sta portando avanti un progetto nuovo. Richiede tempo, non è per mettere le mani avanti ma è ancora una cosa incompiuta, mancano ancora dei giocatori e manca del tempo necessario per assorbire quella che è una nuova filosofia di gioco. Sono convinto che la forza della Roma sia nei giovani che stanno arrivando, ma anche nella rosa che negli anni scorsi ha saputo ben competere nel campionato e che guiderà la transizione verso un futuro diverso. Penso che i giocatori siano dentro questo progetto e siano convinti che sia la strada giusta». Un progetto che Fenucci definisce «innovativo perché unisce alcune peculiarità che oggi probabilmente non sono presenti nel calcio italiano. C’è la prima proprietà straniera è questo ci porterà una crescita culturale su tutte le attività non strettamente legate al settore sportivo e penso che ne potrà beneficiare l’intero sistema, per quanto riguarda ovviamente il calcio professionistico. Inoltre ha incontrato il favore di professionisti dell’area sportiva di indubbio spessore, come Baldini e Sabatini, e questo è stato un ulteriore tassello importante. Il tutto si inserisce in una città dove la passione è unica. Il progettoRoma non intende seguire esperienze di altri club importanti. Ho sentito più volte parlare del modello del Barcellona. Il nostro è un tentativo di portare avanti un progetto unico che richiede pazienza e la volontà di tutti di far crescere nel tempo questa attività sportiva, verso il raggiungimento di risultati che possono essere di grande soddisfazione per il pubblico. La “rivoluzione culturale” è un passaggio in atto, che riguarda non solo la parte tecnica, ma anche il modo di gestire la società». Il mercato della Roma è stato condizionato dalla decisione di qualche giocatore extracomunitario di non accettare il trasferimento. Avverte Fenucci: «Abbiamo ripetuto anche in passato che rispettiamo le volontà dei singoli giocatori, ma questo non può essere un condizionamento alle strategie della Roma. Stiamo avviando alcune operazioni per poter eventualmente liberare una casella da extracomunitario e tesserare, qualora ce ne fosse il bisogno, un giocatore proveniente da federazioni estere». La Roma ha le idee chiare sul mercato: «Abbiamo già ripetuto diverse volte che la squadra va completata. La rosa è già competitiva ma necessita di un necessario completamento in alcuni ruoli. Abbiamo già indicato in quali reparti vogliamo intervenire. Faremo di tutto, visto che le risorse ci sono e le trattative sono avviate, di concluderle entro la chiusura del mercato. I nomi li avete detti spesso anche voi, alcuni sono noti, altri sono nella testa e nelle strategie del nostro direttore sportivo. Per l’inizio del campionato pensiamo di concludere alcune delle operazioni che abbiamo messo in piedi». E questo con o senza De la Pena: «Abbiamo parlato con il tecnico, adesso non so se Ivan nel tempo vorrà tornare indietro sulla decisione che ha preso. Per il momento potrebbe arrivare un nuovo collaboratore, ma con un ruolo diverso da De la Pena, sempre ovviamente un collaboratore di fiducia del tecnico e sempre spagnolo». A fari spenti, Fenucci sta portando avanti pure la proposta della Roma di abbonarsi anche senza tessera del tifoso: «Stiamo ancora aspettando una risposta dell’Osservatorio. La Roma ha spiegato le sue esigenze di tipo organizzativo legate a questa iniziativa, nel pieno rispetto di quello che è la Privilege Card. Siamo fiduciosi sul fatto che possa essere dato il via libera alla sottoscrizione di questi voucher». Nei giorni scorsi, Fenucci si è visto anche con il presidente del Coni, Petrucci. E’ stato, spiega l’ad, «un incontro cordiale». «In futuro – continua - dialogheremo anche con loro per il rinnovo della convenzione per l’Olimpico, tenendo presente le esigenze del proprietario ma anche della società».
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