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«Così volerà la nuova Roma di Montella»

(Il Romanista – R.Iacopini) La nuova Roma di Montella è piaciuta. E, soprattutto, fa ben sperare per il futuro. Un futuro che si deciderà in quattro gare, contro Parma, Lecce, Shakhtar e infine Lazio. Quattro partite che diranno, una volta...

Redazione

(Il Romanista - R.Iacopini)La nuova Roma di Montella è piaciuta. E, soprattutto, fa ben sperare per il futuro. Un futuro che si deciderà in quattro gare, contro Parma, Lecce, Shakhtar e infine Lazio. Quattro partite che diranno, una volta per tutte, quali potranno essere le ambizioni giallorosse in questa stagione, sia in campo nazionale che in campo europeo.

«A Bologna la Roma ha giocato bene- afferma Carlo Mazzone - e, soprattutto,ha vinto. Una vittoria importante per risolvere tanti piccoli grandi problemi, dal morale alla classifica. Una vittoria che è servita anche per dare il miglior benvenuto possibile al nuovo allenatore e che rende ottimisti per i prossimi impegni». Prossimi impegni che si chiamano Parma e Lecce. «Saranno partite difficili, -continua il tecnico di Testaccio - in cui conterà soprattutto vincere. Montella dovrà fare delle modifiche rispetto alla Roma vista nelle ultime settimane, come d’altronde ha già fatto a Bologna, nonostante sia a Trigoria da pochi giorni. Ei risultati si sono visti».

Anche a Giacomo Losi la Roma di Bologna è piaciuta: «Ho visto una squadra finalmente viva. I ragazzi hanno giocato con maggior impegno, con più voglia, e questo è stato determinante per la vittoria». E’ dunque questo lo spirito giusto, quello con cui vanno affrontate le prossime partite: «Sono gare che si possonoe si devono vincere, perché ora la Roma deve dimostrare di aver intrapreso la strada giusta. Saranno impegni da affrontare con la mentalità da grande squadra, con la voglia di fare la partita, come successo mercoledì, quando la Roma è tornata a fare quello che sa fare». «Le prossime quattro gare saranno certamente partite decisive e molto delicate» anche secondo "Picchio" De Sisti. Soprattutto le tre di campionato, fondamentali per tornare in zona Champions: «È più semplice di quanto non si pensi. È vero che ci sono squadre che vanno forte come Napoli, Milan, Inter e Lazio, mala Roma può tornare a pieno titolo. Ha un organico ricco e questo le dà la forza per sperare in questo. Vincere due partite di seguito la rimetterebbe a contatto». Più difficile da centrare è invece la rimonta con lo Shakhtar: «È chiaro che è molto dura, ma io dico che non è impossibile. La partita con gli ucraini sarà sicuramente un’incognita, come il derby,mentre Lecce e Parma sono alla portata della Roma, per quanto i salentini siano una squadra capace di grandi impennate e che oltretutto ci evoca brutti ricordi. Ma io sono fiducioso, perché ora con Montella è arrivata una ventata d’aria nuova». La situazione che sta vivendo ora il neo tecnico giallorosso è simile a quellache visse un paio d’anni fa Andrea Giani, mito della pallavolo azzurra e grande tifoso romanista. Giani si è infatti già trovato in una situazione simile a quelladell’Aeroplanino, quando nel 2007 a Modena da compagno di squadra di Cisolla e Corsano ne divenne allenatore. «Non è facile, anche se è una situazione che ha i suoi vantaggi: ad esempio di solito riesci a capire al volo le reazioni dei giocatori. Ad ogni modo è necessario tracciare una linea sottile tra te e i giocatori, anche se immaginaria. Non è una cosa semplicissima: ci vuole tempo per fare questo solco. In più ci vuole anche un po’ di esperienza, che all’inizio non hai. La responsabilità non deve essere tutta sulle spalle dell’allenatore, e per questo vedo bene anche la figura di Montali». Giani, d’altronde, conosce molto bene l’attuale di rettore operativo della Roma. «E’ un grande motivatore, farà bene anche nelcalcio. E’ una persona estremamente piacevole, l’importante è che il gruppo sia amalgamato bene, perché lui sa come comportarsi in queste situazioni». Fiducioso nel futuro della Roma è anche Ruggiero Rizzitelli, convinto che Montella abbia trovato la medicina giusta per i mali della squadra. «Adesso nella Roma ognuno gioca nel suo ruolo naturale. E il modulo è lo stesso degli ultimi cinque anni. Vincenzo ha ordinato alla difesa di stare corta e molto alta, mantenendo la massima concentrazione,per questo la Roma a Bologna ha subito pochissimo, solo un tiro in porta». Montella sembra aver portato anche  un cambio anche di mentalità secondo l’ex attaccante giallorosso: «Vedere Vucinic che tornava a combattere anche nelle palle alte dimostra che si è recuperato il giusto spirito di sacrificio». Quello spirito con cui ora vanno affrontati i prossimi impegni. «I tre punti di Bologna sono stati fondamentali, perché se perdevi addio stagione. Ora bisogna lottare percentrare il quarto posto, e la Roma ha lecarte in regola per farlo. Certamente cisarà da lottare con diverse squadre, dall’Udinese alla  Juve, dal Palermo alla Lazio. Per questo ora la Roma non può più sbagliare».