rassegna stampa roma

«Con Totti ho parlato della Roma»

(Il Tempo – M.De Santis) Il destino, come il migliore dei postini, suona sempre due volte.

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(Il Tempo - M.De Santis) Il destino, come il migliore dei postini, suona sempre due volte.

Suonò nel 2001, per portare Gigi Buffon da Parma a Roma, e ha risuonato negli scorsi mesi, quando nella testa del portierone è passata l'idea di aver fatto il suo tempo alla Juve.

Una telefonata può allungare la vita, figuriamoci se più di una con l'amicone Totti non potevano bastare e avanzare per riaprire qualche spiraglio ad un trasloco, dieci anni dopo il primo tentativo, di Gigi Buffon alla Roma. Il pensiero c'è stato - eccome se c'è stato - ma alla fine non se ne farà nulla neanche stavolta. «Lo ammetto - ricostruisce i fatti Buffon dal ritiro azzurro di Coverciano - con Totti avevamo parlicchiato della possibilità di un mio passaggio alla Roma. Con Francesco mi ci sento spesso ed è chiaro, visto il nostro rapporto di amicizia, che nelle nostre chiacchierate si possano affrontare alcune problematiche e parlare di certe possibilità. La mia prima scelta, però, è sempre stata la Juve. Quando ho parlato con la società non ho avuto più dubbi sul futuro. Anche se, ad essere onesti, c'è stata una chance che io potessi andarmene alla Roma».

Stessa storia, stesso attore, stesso finale. Ma il rapporto che lega Buffon ai suoi amici romanisti, Totti e De Rossi, non cambierà mai. Lo dimostra il pensierino affettuoso riservato al biondo di Ostia, il grande assente di questi giorni a Coverciano. «Sto per mandare un sms a Daniele con scritto "qui ti aspettiamo, noi e il ct. Sei imprescindibile". Noi lo attendiamo e siamo sempre al suo fianco, rappresenta una forza aggiunta alla Nazionale».

Arrivederci Roma, passato, presente e futuro di Buffon coincidono nella Juve: «Conte conosce benissimo la realtà bianconera e saprà sicuramente dove mettere le mani. Come giocatore era un tipo carismatico, come tecnico è senza dubbio un vincente. Ma da qui a vincere ci vuole tanto: servono la disponibilità dei giocatori e soprattutto il supporto della società. Senza una società forte non vince neanche un grande allenatore». Prandelli, intanto, ha perso Balotelli per la gara con l'Estonia di venerdì. Problema, con versamento, al ginocchio destro operato negli scorsi mesi: oggi, dopo un altro consulto con il professor Castellacci, la decisione se farlo restare con il gruppo o concedergli subito le vacanze.