(il Romanista - P.Bruni) «Abbiamo fatto una bella gara, secondo me è stata una settimana positiva. Veniamo da due buone prestazioni e, indubbiamente, stiamo facendo bene con questo allenatore.
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«Champions, si può fare»
(il Romanista – P.Bruni) «Abbiamo fatto una bella gara, secondo me è stata una settimana positiva. Veniamo da due buone prestazioni e, indubbiamente, stiamo facendo bene con questo allenatore.
E’ vitale stare tranquilli e poi avere un po’ di fortuna che ci può aiutare ad arrivare in Champions». Le parole di Nicolas Burdisso ai microfoni di Roma Channel sono la sintesi del momento giallorosso. La sua partita è stata perfetta: elegante, puntuale, maledettamente efficace. Che fosse Pellissier, Moscardelli o Granoche: il risultato era sempre lo stesso.
Un pomeriggio, finalmente, calmo che ha riportato il sereno dalle parti di Trigoria dopo tre sconfitte consecutive. Juventus, Palermo e Coppa Italia ormai appartengono al passato e, coi risultati maturati sugli altri campi, quasi a sorpresa si aprono nuovi scenari nella corsa al quarto posto. «Ci credo – ha proseguito l’argentino – perché, al di là dei punteggi, stiamo continuando una linea iniziata con Montella. Sappiamo cosa vogliamo, siamo determinati. Poi si può perdere creando tante occasioni da gol, oppure subendo solo un tiro come con l’Inter. Ma l’importante è che la squadra sappia cosa fare. Tutti sappiamo che Vincenzo (Montella, ndc) conosce bene questa squadra e questo spogliatoio».
L’ex interista è stato a lungo applaudito e “coccolato” dai tifosi. La gente, infatti, oltre alle qualità tecniche apprezza tantissimo il suo piglio agonistico, la voglia di onorare la maglia e le responsabilità che si assume: aFa piacere ricevere tanti elogi ma mi dispiace per gli altri. Vedo che tutti lavorano con me per riportare la Roma dove deve stare, cioè in alto. Ci dispiacciono i fischi per i compagni, uno non sbaglia e non fa bene mai da solo. E’ la squadra che fa bene o male».
Fra tattica, vicende personali e motivazioni di vario tipo, al pubblico importa principalmente un aspetto: il desiderio di dimostrare impegno senza tradire l’amore: «Tutti i tifosi vogliono questo da un giocatore, che lotti fino alla fine. Così come vogliono che quando uno sbaglia si arrabbi perché vuole far bene. Poi si può giocare bene o male, ma non è la cosa più importante. Prendete, ad esempio Mascherano: anche lui è diventato un idolo del Barcellona». Infine, un attestato di stima forte e diretto nei confronti di Montella. Parole, quelle di Burdisso, che sanno molto di conferma, almeno da parte del gruppo, nei confronti del tecnico: «Ripeto: conosce bene la società e lo spogliatoio. Ha idee molto chiare del calcio». Dagli spogliatoi al campo, non dovrebbe nulla di preoccupante l’infortunio occorso a Juan e che l’ha costretto ad uscire poco prima del triplice fischio dell’arbitro Pierpaoli. Per il difensore brasiliano si sospetta, così come dichiarato dal medico della Roma, il dott. Pengue, «solo un indurimento al polpaccio sinistro».
Le sue condizioni, comunque, verranno valutate meglio nelle prossime quarantotto ore. Alla ripresa degli allenamenti, dopo la sosta per Pasqua, infatti, si potrà capire se l’ex capitano della Selecao sarà disponibile per la trasferta di domenica 1 maggio, alle 20.30, col Bari (già aritmeticamente retrocesso
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