(Il Romanista-P.Bruni) Esattamente come due anni fa, la coppa Italia, l’ultimo trofeo della stagione nostrana, ha fatto rima con Europa League. La vittoria della formazione di Leonardo,
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Lazio, sei 60 mila punti dietro
(Il Romanista-P.Bruni) Esattamente come due anni fa, la coppa Italia, l’ultimo trofeo della stagione nostrana, ha fatto rima con Europa League. La vittoria della formazione di Leonardo,
oltre a regalare la sesta coccarda tricolore al presidente Moratti, ha stabilito l’ordine d’ingresso delle tre partecipanti alla prossima edizione della seconda competizione per club del Vecchio Continente: Lazio, Roma e Palermo.
Mentre le romane saranno esentate dai preliminari in virtù del piazzamento in serie A, quinta e sesta, (i giallorossi anche dall’esito della finale di domenica scorsa all’Olimpico), ai rosanero toccherà scendere in campo già il 28 luglio, nell’andata del terzo turno (match di ritorno sette giorni dopo, il 4 agosto). Una fase a cui parteciperanno ben settanta compagini: trenta qualificate di diritto e quaranta provenienti dagli step precedenti. Non è un mistero, infatti, che l’ex coppa Uefa scatterà dai nastri di partenza esattamente fra quattro settimane, il 30 giugno, con le partite del primo turno. Fino ad oggi, per fortuna, solamente certezze. Tuttavia, se volessimo spingerci oltre e capire quale potrebbero essere le avversarie dei siciliani il discorso diverrebbe abbastanza spinoso. Fissiamo altri punti fermi: il 15 luglio a Nyon, a “casa” di monsieur Platini, si svolgerà il sorteggio. La società di Zamparini, in virtù di 26.110 punti nel ranking continentale, al 99% sarà inserita nell’urna delle teste di serie e potrà girare alla larga da potenziali mine vaganti: gli inglesi dello Stoke City, finalisti di FA Cup e ammessi in Europa League poiché i vincitori del Manchester City hanno guadagnato il diritto di fare la Champions, oppure gli spagnoli dell’Atletico Madrid fino ad arrivare ad insidie del calibro di Mainz o Rennes. Chi rimane? Ben poche squadre conosciute a livello internazionale, visto che il grosso, come spiegato qualche riga sopra, si deciderà nelle due tornate antecedenti l’entrata dei palermitani. Facendo il giochino delle palline colorate, ai rosanero potrebbero andare bene un po’ tutte e l’incognita, a quel punto, diverrebbe esclusivamente geografica. Nel senso che il destino avrebbe pieni poteri per spedirli ad affrontare, ad esempio, i bielorussi del Gomel, i norvegesi dell’Aelesunds (o dello Stroemsgodset), gli azeri dell’- Garabag Agdam e gli estoni del Levadia Tallin. Più vicini ma potenzialmente scorbutici, invece, posti come Dundee, Spalato, Dublino, Sarajevo o Novi Sad.
Archiviata questa fase, si balza direttamente ai playoff, in programma il 18 e il 25 agosto col sorteggio in calendario venerdì 5 agosto sempre nella ridente cittadina Svizzera sede dell’Uefa. Se per la Roma, forte di un coefficiente di 85.110, non ci saranno grossi interrogativi, qualche angoscia potrebbero averla sia la Lazio (con appena 23.110 punti racimolati nelle ultime cinque stagioni di pseudo partecipazioni alle competizioni europee) sia il Palermo. Non bisogna dimenticare, infatti, le quindici squadre eliminate dal terzo turno preliminare di Champions che per regolamento (per molti versi assurdo) scenderanno a consolarsi in Europa League
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