(La Gazzetta dello Sport - G.Greison) - Ottobre, mese del benessere psicologico. A Roma, oltre 150 psicologi e psicoterapeuti offrono consulenze gratuite. Noi ci siamo andati.
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Lazio-Roma finisce sul… lettino
(La Gazzetta dello Sport – G.Greison) – Ottobre, mese del benessere psicologico. A Roma, oltre 150 psicologi e psicoterapeuti offrono consulenze gratuite. Noi ci siamo andati.
E abbiamo proposto di mettere la Roma e la Lazio sul lettino. Per gioco. Una sorta di psico-derby, in vista della sfida di domani. «Si nota per le strade una iperattivazione emotiva e psicomaniacale per la partita imminente, con il corteo psicopatologico delle invidie e delle gelosie che caratterizzano le sindromi gemellari». Chi ci analizza, dal punto di vista psicologico, la situazione delle due squadre, è Marco Longo 60 anni, romano, titolare di uno studio di Psicoanalisi e Psicoterapia Individuale e di Gruppo che si è prestato al nostro divertissement. DiBenedetto è americano, ed è il primo derby romano per lui.
Così come per Luis Enrique, spagnolo. Come affronteranno il derby? «Risulta difficile credere che il proprietario di un oggetto di indubbio valore economico possa avere un coinvolgimento emotivo che vada oltre il profitto. Mentre il narcisismo degli allenatori va ben oltre i confini nazionali e razionali; la loro psicopatia è indirizzata solo a vincere sempre e comunque. Ma come tutti i narcisi possono cadere nelle trappole dell'angoscia da prestazione». Cosa vorrebbe dire per la Roma e per la Lazio, riuscire a vincere questo derby? «Per la Roma vorrebbe dire superare il complesso di Edipo che ormai la legava troppo agli amorosi Sensi e lanciarsi nell'universo dell'immaginazione attiva che porta allo scudetto. Mentre per la Lazio, una vittoria la renderebbe sorpresa ed eccitata».
Reja non ha mai vinto un derby, da quando è allenatore della Lazio, come si sente? «Questo derby per lui è un rito di iniziazione tardo adolescenziale, o di terminazione pseudo-matura». La giornata dopo il derby come l'affronteranno, sia la vincente, che la perdente? «In una situazione di schizosospensione illusionale. Chi vince rischia una sopravvalutazione dei propri mezzi, perdendo di vista i deficit somatopsichici. Chi perde rischia un iperabbattimento, perdendo di vista i valori positivi»
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