rassegna stampa roma

Lazio a Vasluj è uno strazio

(Il Romanista – F.Bovaio) – Una Lazio deludente non va oltre lo 0-0 sul campo del modestissimo Vasluj, che si è difeso a denti stretti e non ha trovato il gol della vittoria solo per le solite parate salva-risultato di Marchetti.

Redazione

(Il Romanista - F.Bovaio) - Una Lazio deludente non va oltre lo 0-0 sul campo del modestissimo Vasluj, che si è difeso a denti stretti e non ha trovato il gol della vittoria solo per le solite parate salva-risultato di Marchetti.

E pensare che i biancocelesti avrebbero dovuto farne un sol boccone. Invece in Romania hanno rimediato solo una figuraccia e ora dovranno giocarsi il secondo posto che vale la qualificazione all’ultima giornata, quando riceveranno lo Sporting Lisbona (già passato come primo), mentre il Vasluj, che ha gli stessi punti della Lazio, andrà a Zurigo. Ma i biancocelesti non saranno più padroni del loro destino. Perché a pari punti in classifica e a pari punti negli scontri diretti, come sono Lazio e Vasluj, conta la regola dei gol che valgono doppi in trasferta. E all’Olimpico la partita è terminata 2-2... Quindi, se il 14 dicembre vinceranno entrambe, la Lazio dirà addio all’Europa. Il campo ha detto che almeno due scelte di Reja sono state sbagliate: quella di inserire il modesto Cana come vertice basso del centrocampo al posto di Ledesma (i due hanno caratteristiche molto diverse, con il primo che è un incontrista e il secondo un costruttore di gioco) e Cissè in attacco, di nuovo titolare dopo la panchina con la Juve. La fiducia di Reja, però, è stata mal riposta, poiché il francese ha deluso ancora.

Sempre fuori dal gioco, avulso dagli schemi, inguardabile nelle ripartenze a campo aperto (che dovrebbero essere il suo forte) e anche nei tiri, tra i quali rimarrà celebre quello dal limite finito in curva al 71’. Insomma, un giocatore assolutamente inutile e anche in crisi d’identità, determinata probabilmente dall’astinenza dal gol, che dura ormai da settantotto giorni. E pensare che quando Lotito lo acquistò andarono in molti ad accoglierlo a Fiumicino, convinti che sarebbe stato il nuovo profeta di chissà che. In realtà si trattava solo del capocannoniere del campionato greco! Se continua così Cissè rischia di diventare una delle più celebri bufale di mercato della storia biancoceleste. E se insieme a lui non fosse arrivato Klose sarebbero stati davvero dolori per Reja, che sta ancora vivendo di rendita sui gol segnati dal tedesco nella prima parte della stagione. Così la sostituzione di Cissé con Rocchi è apparsa via via inevitabile e probabilmente è arrivata anche troppo tardi (71’) rispetto a quanto stava dicendo la partita, tanto è vero che dopo di essa la Lazio è sembrata più viva nella manovra e in attacco, con Sculli che si è mangiato tre gol. Ora, è chiaro, Reja dovrà gestire bene la situzione che si sta creando intorno al francese, sempre più immalinconito e forse anche pentito di di aver lasciato Atene, dove era stra-osannato da tutti, per venire a giocare nella Lazio.