(La Gazzetta dello Sport - G.Maconi) - L'orgoglio è anche arrivare nella capitale da capolista virtuale, con il -6 che ora si confonde nella classifica. A Roma l'Atalanta sta giocando da tempo una partita in tribunale per cancellare l'handicap e riavere il suo capitano.
rassegna stampa roma
L'Atalanta torna nella capitale. Ma per il record
(La Gazzetta dello Sport – G.Maconi) – L’orgoglio è anche arrivare nella capitale da capolista virtuale, con il -6 che ora si confonde nella classifica. A Roma l’Atalanta sta giocando da tempo una partita in tribunale per...
Oggi ne giocherà un'altra sul campo, senza Doni, ma con la forza che la miglior partenza di sempre le ha trasmesso. Vincendo oggi all'Olimpico verrebbe scritto un altro capitolo della sua storia: 13 punti dopo 5 partite l'Atalanta non li ha mai fatti, nemmeno nel 2000 quando si presentò a San Siro da prima della classe con 10 punti ma si fece rimontare dal Milan dopo essere stata avanti 3-1 all'intervallo.
Martello Oggi come allora l'Atalanta si presenta in casa di una big guardando tutti dall'alto in basso e con i ruoli incredibilmente ma meritatamente ribaltati. «Ma la grande è la Roma, noi restiamo una squadra che vuol salvarsi il prima possibile» ha ripetuto come un tormentone Stefano Colantuono per tutta la settimana. Il segreto sta anche in un allenatore che è un martello, che è romano (e romanista? Questo non lo ammetterà mai) e lancia slogan in bergamasco come questo «Adess adoss» che è diventato il grido di battaglia per questa partita.
Testa alta Le armi di oggi saranno quelle di sempre come ha ricordato Colantuono: «Noi dobbiamo essere una squadra tosta, organizzata, che gioca a calcio ma che è anche capace di soffrire e di uscire dal campo sempre a testa alta». Quindi tanta corsa, intensità, e fame. Un dato su tutti pare significativo: l'Atalanta con 17 cartellini gialli è la squadra più sanzionata, mentre la Roma con 5 è la più corretta. Questo non vuol dire che i nerazzurri siano più cattivi, ma sicuramente l'intensità e l'aggressività a tutto campo li espone anche a qualche giallo in più. Il tecnico in settimana ha lavorato molto per trovare le giuste contromosse ai movimenti senza palla degli attaccanti romanisti.
Mossa Maxi Per colpire con ripartenze veloci e palla a terra la chiave invece sarà Maxi Moralez. L'argentino, che torna titolare alle spalle di Denis, ha i tempi di gioco, le qualità e la velocità per creare problemi alla difesa romanista. «Lui è intelligente - lo ha promosso Colantuono - sa muoversi tra le linee ed è abituato a queste partite visto che in Argentina ha vinto due scudetti». Con le sue giocate l'Atalanta cercherà di vincere su un campo dove perde da 5 turni, in attesa di vincere anche l'altra partita che sta giocando a Roma. E lì in palio c'è molto più di un primato virtuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA