(Corriere dello Sport-R.Maida) Ha lasciato parlare i tifosi, che l’hanno invocato a Firenze e poi applaudito alla stazione Termini. «Un capitano, c’è solo un capitano», anche se non giocatore. Lui no, ha preferito tacere un’altra volta.
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L'assordante silenzio di Totti
(Corriere dello Sport-R.Maida) Ha lasciato parlare i tifosi, che l’hanno invocato a Firenze e poi applaudito alla stazione Termini. «Un capitano, c’è solo un capitano», anche se non giocatore. Lui no, ha preferito tacere un’altra volta.
Vincitore triste, inerte e silenzioso di una trasferta devastante per le certezze della Roma, Francesco Totti ha digerito senza fiatare la nuova esclusione di Luis Enrique.
LA SPIEGAZIONE -L’allenatore ha argomentato con un’insolita ricchezza di dettagli la scelta di rinunciare al «miglior calciatore della storia della Roma» , a testimonianza di un argomento diventato molto impegnativo a Trigoria: «Totti non è al cento per cento, ha dolore alla caviglia operata e non avrebbe potuto giocare dall’inizio. Sono ancora convinto che possa esserci molto utile, ma quando starà bene» . Poi la rivelazione, confermata dall’entourage di Totti: «Durante l’intervallo gli ho parlato. E gli ho detto che non sarebbe stato il caso di farlo entrare sul 2-0 per la Fiorentina con un uomo in meno» . Un gesto di sensibilità che il giocatore, in una domenica da dimenticare sotto gli occhi della moglie Ilary, ha riconosciuto.
RABBIA -Ma Totti è molto arrabbiato. Perché è vero che la caviglia lo disturba ancora un po’. Però è anche vero che Luis Enrique gli aveva chiesto la disponibilità per la trasferta di Firenze e lui gli aveva risposto di sentirsi pronto, convinto di giocare. Se avesse saputo che nella testa dell’allenatore c’era l’idea di inserirlo per mezz’ora, o anche meno, Totti sarebbe volentieri rimasto a Roma a curarsi e magari ad allenarsi per la partita con la Juventus.
L’ATMOSFERA -Adesso il rapporto con il capo rischia nuovi strappi, dopo quello di inizio stagione provocato dal preliminare di Europa League. A Firenze la tifoseria si è schierata senza tatticismi: con Totti, contro Luis Enrique, soprattutto nel secondo tempo. Il segnale che arriva dal popolo è forte, tanto evidente da spingere Franco Baldini a considerarlo: «Una situazione del genere può intaccare l’ambiente» . L’allenatore, di fronte all’analisi del suo mentore, ha risposto alla sua maniera: «Ho sentito i cori, ognuno può pensare quello che vuole, ma io vado dritto per la mia strada prendendo le decisioni che giudico opportune» . Ma ora la situazione si è fatta complessa.
IL DATO -Sono i numeri a imporre una riflessione: con Totti titolare, la Roma ha fatto 8 punti in 5 partite di campionato, media 1,6, perdendo solo contro il Cagliari al debutto. Senza il capitano, i punti sono stati 9 in 8 partite (compresa quella contro il Lecce in cui Totti ha giocato 23 minuti) con 5 sconfitte. Una media - 1,1 punti a partita - che peggiora se consideriamo la doppia sfida di coppa contro lo Slovan. Forse è solo un caso. Forse. A Luis Enrique il compito di scoprirlo.
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