rassegna stampa roma

Lascia il Barcellona B con il record di punti (71)

(Corriere dello Sport – A.De Pauli) Sono passati solo pochi minuti dall’ultima sul­la panchina del Barça B e Luis Enrique si ritrova già a parlare del suo sempre più probabile fu­turo roma­no, davanti al nutrito schiera­mento di...

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(Corriere dello Sport – A.De Pauli) Sono passati solo pochi minuti dall'ultima sul­la panchina del Barça B e Luis Enrique si ritrova già a parlare del suo sempre più probabile fu­turo roma­no, davanti al nutrito schiera­mento di microfoni italiani che, in queste ultime set­timane, lo stanno marcando lette­ralmente a uomo, nella migliore tradizione del calcio nostrano.

« Il pro­getto della Roma mi pia­ce molto. C'è ancora qualche dettaglio da de­finire. Un accordo di massima è stato raggiun­to, anche se non c'è an­cora nulla di ufficiale» , e ancora « la Roma ha un sapore dolce che non può risultare amaro pro­prio a nessuno » . Ogni frase dell'asturiano suo­na sempre più come un'indiretta conferma. Pare, infat­ti, che si stia già for­mando lo staff che darà vita alla nuova avventura e che dovrebbe coinvolge­re anche l'ex laziale Ivan de La Pena: « Ci sono moltissime possibilità che De La Peña si possa unire a questo viaggio » . L'ex canterano blaugra­na, impostosi, poi, come bandiera dei cugini del­l'Espanyol, dovrebbe ri­coprire i panni del se­condo allenatore della nuova Roma all'america­na. LUCHO DA RECORD - Pochi minuti pri­ma delle 20, sul pra­to madrile­no dello stadio “ Te­resa Rive­ro”, Luis Enrique si era reso conto che la sua entusia­smante avventura alla guida del Barça B si era chiusa davvero. Tre anni di successi e soddisfazio­ni, per portare a compi­mento un ciclo, inaugu­rato nel biennio prece­dente, dal maestro e ami­co Pep Guardiola, con la conquista di uno storico podio in Liga Adelante, la seconda divisione ibe­rica. Il terzo posto, con­quistato grazie all'ultima vittoria corsara contro il Rayo Vallecano, rappre­senta un record per il “fi­lial” blaugrana, che non era mai riuscito ad anda­re oltre il sesto posto nel­la serie B iberica. E an­che i 71 punti raggranel­lati grazie a 20 vittorie e 11 pareggi, contro altret­tante sconfitte, rappre­sentano la cifra massima raggiunta dalla seconda squadra barcellonese. Il bilancio dei gol si chiu­de, ovvia­mente, in attivo, gra­zie a un bottino di 85 reti se­gnate con­tro le 62 in­cassate, a chiara ri­prova della vocazione tutta offensiva dell'undi­ci schierato dall'asturia­no. COMMIATO VITTORIOSO -Dopo l'addio al “ Mini Estadi”, teatro dei picco­li grandi sogni del “ fi­lial” blaugrana di dome­nica scorsa e la cena d'addio, condivisa con l'intero staff tecnico e i suoi ragazzi, celebrata a metà settimana, “Lucho” chiude in bellezza, con un 3- 2 con­tro la se­conda forza del campio­nato, che il prossimo anno potrà giocare in Liga, a dif­ferenza del Barça B, a cui è impedi­ta la partecipazione ai play off, visto che per re­golamento non può par­tecipare al medesimo torneo in cui è impiegata la squadra A. I catalani partono con una forma­zione ampiamente rima­neggiata, ma ormai è un'abitudine, a causa delle convocazioni delle varie nazionali giovanili. Mancano il portierino Miño, Muniesa, Fontás, Sergio Gómez, Montoya, Thiago, Sergi Roberto e Jonathan Dos Santos, ma i culé si dimostrano ugualmente pericolosi, fin da subi­to, con Tel­lo, che cen­tra il palo. Poi si trovano in svantag­gio, a causa di un veleno­so sinistro di Piti, a metà della prima frazione. Ma lo scatenato Tello, prima dello scadere mette a se­gno una bella doppietta, per la gioia dell'esigente Luis Enrique. Nella ri­presa arriva anche la re­te in contropiede del bomber Jonathan Soria­no, che raggiunge quota 32 gol. Poco prima del fi­schio finale, il Rayo si riavvicina con Trejo, ser­vito da Tito, ma il risulta­to non cambia più. Da stasera tutti i pensieri di “ Lucho” sono rivolti al nuovo progetto italiano.