(Corriere dello Sport) «E’ stata dura, ma ce l'abbiamo fatta. La caviglia? Mi hanno colpito un'altra volta e ho chiesto il cambio. Spero di poter giocare sabato con il Portogallo ».
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L’Argentina ringrazia Lamela, l’Egitto lo massacra di falli
(Corriere dello Sport) «E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. La caviglia? Mi hanno colpito un’altra volta e ho chiesto il cambio. Spero di poter giocare sabato con il Portogallo ».
Felice per la vittoria, ma preoccupato per le sue condizioni fisiche Erik Lamelamartedì sera è uscito dal campo a dieci minuti dalla fine zoppicando, gli egiziani, come già avevano fatto nelle precedenti partite messicani e inglesi, sono andati giù duri sulla caviglia sinistra del romanista, ma non sono riusciti a impedire all'ex River di trascinare l'Argentina ai quarti di finale dei Mondiali Under 20. Due rigori messi a segno, leader indiscusso e capocannoniere della squadra con tre gol (uno in meno dello spagnolo Vazquez che guida i bomber del mondiale): è Lamela, dopo tante delusioni, che ha riacceso la luce del calcio argentino, con la speranza che sabato, per i quarti di finale con il Portogallo, il numero 10 possa scendere in campo. ALLARME - Ma in quali condizioni arriverà in Italia Lamela una volta conclusi i Mondiali? Quell'infortunio subìto alla caviglia sinistra prima della partenza per la Colombia non gli dà pace e potrebbe mettere a repentaglio il futuro immediato perchè 'El Coco' avrebbe bisogno di riposo, ma se si ferma lui si spegne l'Argentina. “EL MAGO” - Sono bastate un paio di settimane al nuovo acquisto della Roma per conquistarsi l'Argentina e il giorno dopo il difficile successo per 2-1 sull'Egitto, Lamela era in prima pagina, un po' dappertutto; “El Mago dijo presente pese su tobillo maltrecho”; il titolo del Clarin, il quotidiano più popolare dell'Argentina che ha sottolineato come la buona prova del trequartista sia arrivata nonostante la «caviglia malmessa », una prestazione, quella del diciannovenne, resa ancora più complicata dalle “miles de patadas”, non c'è bisogno nemmeno della traduzione per capire quanti colpi abbia ricevuto il numero dieci della selezione argentina. «Hacete el Coco», «Fatti il Coco» ha invece scritto La Razon; mentre La Nacion ha puntato su una nuova coppia: «Lamela y Luque: se formó una sociedad para la recta final». SACRIFICIO - Una partita difficile per il giallorosso, sceso in campo in precarie condizioni, nonostante il riposo di otto giorni (aveva saltato, sotto pressione della Roma, la partita con la Corea). Marcato stretto e duro, non ha potuto ispirare come gli era accaduto in precedenza il gioco dell’Albiceleste, ma quando sono arrivati i momenti decisivi Lamela ha detto presente: al 41' del primo tempo (rigore dubbio) dal dischetto ha tirato sulla sinistra, attimo di panico perchè il portiere egiziano quasi la prendeva quella palla. Poi, senza nessuna paura nonostante lo scampato pericolo, quando c'è stato il secondo penalty, al 18' della ripresa, Lamela, sicuro di sé, ha messo ancora la palla dentro, questa volta, senza brividi: angolo sinistro con il portiere che se n'è andato dall'altra parte. FALLACCIO - Passati otto minuti dal raddoppio, la rabbia e l'impotenza del “fabbro” egiziano Mohamed Salah si sono abbattuti proprio sulla caviglia sinistra di Lamela, un fallo brutto, inutile e che ha fatto male al punto che la nuova perla della Roma ha rifiutato l'aiuto a rialzarsi dell'avversario. DEDICA POLEMICA - E se Lamela ha celebrato i suoi gol con con il dito alzato, a finita partita tutta la squadra argentina è andata a dedicare la vittoria alla curva che li aveva fischiati dall'inizio alla fine. Una piccola soddisfazione prima di lasciare Medellin per Cartagena. (roz/ecp)
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