(Il Romanista - D. Galli) - «La trattativa con gli americani? Serve un mese per i processi amministrativi. Ma la trattativa si potrebbe chiudere anche prima». Fine delle indiscrezioni, dei rumors, di quel vociare tipicamente romano che strizza l’occhio al pessimismo cosmico.
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«Americani, presto!
(Il Romanista – D. Galli) – «La trattativa con gli americani? Serve un mese per i processi amministrativi. Ma la trattativa si potrebbe chiudere anche prima». Fine delle indiscrezioni, dei rumors, di quel vociare tipicamente romano...
Parla Federico Ghizzoni, l’amministratore delegato di Unicredit. Il numero uno della banca che sta trattando la cessione dell’As Roma nega categoricamente che possano esserci dei rallentamenti. O ancora peggio: dei problemi. Gli americani non sono stati spaventati né dal buco nero in cui era caduta la squadra, né dalle dimissioni di Ranieri. E nemmeno dalla contestazione a Trigoria. Ghizzoni affronta la questione As Roma uscendo dal comitato esecutivo dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana: «Se la trattativa si chiuderà a breve? Spero di sì. I compratori statunitensi hanno un mese di esclusiva. Stiamo lavorando, non abbiamo nessun problema e non mi viene riportato nessun problema da Paolo Fiorentino che segue la trattativa da vicino». Ci vuole un mese. Anzi, magari ci si metterebbe pure qualcosa in meno, se per ragioni puramente tecniche non si dovessero compiere alcuni passaggi propedeutici all’acquisizione. Spiega il massimo dirigente di Piazza Cordusio: «Si potrebbe anche chiudere prima, ma un mese è tecnicamente necessario anche per i processi amministrativi. Non è una questione di negoziazioni». Non è una questione di negoziazioni. Nel senso che non si sta discutendo attorno a un tavolo. Magari sul prezzo. No, siamo già oltre. Siamo alla fase della scritture. Delle carte bollate. Parliamo di centinaia di pagine, di un contratto articolato, di stuoli di consulenti legali e tributari. Indietro non si torna, questo è il messaggio che proviene da fonti finanziarie. La cordata guidata da DiBenedetto è fermamente intenzionata a concludere il procedimento di vendita in tempi brevi. Se al loro arrivo troveranno una Roma guarita dalla cura Montella e quasi sicura di poter partecipare alla prossima Champions, bene. Altrimenti, amen. Vorrà dire che ci saranno probabilmente meno soldi da investire nell’immediato, ma non che gli americani faranno saltare per questo la trattativa. Ghizzoni è chiaro anche su questo punto: «Si tratta di un investimento di medio-lungo termine». Figuratevi, quindi, se DiBenedetto può farsi spaventare da un periodo negativo della squadra. Per carità, nel suo progetto c’è in primis il potenziamento dell’organico. L’As Roma continuerà a poter lottare con le più grandi. Ma il suo business plan, per dirla all’americana, è molto più articolato. Sono uomini d’affari, hanno capito che valorizzando questo club si può realizzare un investimento di portata mondiale. L’importante è che ci guadagnino tutti. Soprattutto i tifosi romanisti. Perché questo conta. Anzi, per noi questo conta più di tutto.
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