(Corriere dello Sport – R.Zanni) - Alla fine Walter Perazzo ha preso la decisione giusta lasciando Erik Lamela in panchina contro la Corea del Nord. Dopo aver dichiarato alla vigilia dell'incontro che il romanista, in caso di necessità, avrebbe potuto anche giocare, il ct dell'Argentina ci ha ripensato:
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Lamela scalpita ai box: ha già l’Egitto nel mirino
(Corriere dello Sport – R.Zanni) – Alla fine Walter Perazzo ha preso la decisione giusta lasciando Erik Lamela in panchina contro la Corea del Nord. Dopo aver dichiarato alla vigilia dell’incontro che il romanista, in caso di...
sarà stato l'intervento della Roma o il gol di Ferreyra dopo 36' oppure anche il fatto di essere “sotto osservazione” dalla propria federazione ( dopo il flop nella Coppa America potrebbe cambiare tutto lo staff tecnico delle nazionali), però a questo punto non ha importanza il motivo, ma solo il fatto che Lamela giovedì sera sia rimasto a guardare i suoi compagni di squadra dalla panchina, senza dover essere costretto a entrare in campo con quella caviglia malconcia che ha bisogno solo di riposo. Il 3-0 con il quale l'Argentina ha sconfitto la Corea del Nord (ma gli ultimi due gol sono arrivati al 39' e 50' della ripresa) ha regalato ai sudamericani il primo posto nel girone F, conquista che ha evitato anche il trasferimento, si rimarrà infatti a Medellin dove martedì prossimo, per gli ottavi di finale, ci sarà l'Egitto. IL RITORNO DI ERIK - Una settimana di riposo, dalla partita con l'Inghilterra di lunedì scorso allo sfida con i “Faraoni” del 9 agosto, dovrebbe essere sufficiente a Lamela per riprendersi dall'infortunio alla caviglia sinistra che lo ha fatto soffrire in questo avvio di Mondiale. «Abbiamo voluto preservarlo - ha poi detto Perazzo una volta ottenuto il primo posto nel girone -Erik èmolto importante per noi e sarà disponibile per la partita degli ottavi» . La necessità di avere in campo il “Coco” Lamela è sottolineata anche dai compagni di squadra. «Sappiamo tutti che è un giocatore fondamentale per noi, capace di spezzaregli equilibri- ha sottolineato Rodrigo Battaglia speranza dell'Huracan -fortunatamente contro la Corea la sua assenza non si èsentita troppo» . Bisogna anche aggiungere che gli asiatici non rappresentavano un ostacolo insormontabile, hanno chiuso la prima fase all'ultimo posto del girone F, ottenendo solo un pareggio, contro l'Inghilterra. Sarà molto diverso contro l'Egitto che ha lanciato la sua stella, l'attaccante Mohamaed Ibrahim, autore di una tripletta contro l'Austria, ma con il rientro di Lamela l'Argentina può continuarea sognare il suo settimo mondiale under 20. «Il primo obiettivo è stato raggiunto- ha concluso Perazzo -adesso abbiamo l'obbligo di provare a conquistare il titolo, ma siamo sulla buona strada. Ogni giorno che passa avremo le indicazioni per come affrontare i successivi impegni, fino ad arrivare alla finale del 20 agosto, l'Argentina vuole il titolo» . SOGNO MONDIALE- Superato il primo ostacolo senza subire gol, il gruppo F era chiamato quello “ della morte”, giocate tre partite, ne mancano quattro per arrivare al sogno iridato. «Speriamo di continuare a fare le cose nel modo giusto- ha sottolineato Lamela -io mi sento bene nella posizione in cui mi fa giocare il cittì e quello che possiamo dare dobbiamo dimostrarlo in campo» .
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