rassegna stampa roma

Lamela sbarca e segue i compagni in televisione

(Corriere dello Sport/Infopress – R.Loria) – Erik Lamela è arrrivato. In ritardo di un’ora a Fiumicino, ma in anticipo di qualche giorno rispetto alla tabella prevista per il suo inse­rimento nei ranghi della rosa a di­sposizione...

Redazione

(Corriere dello Sport/Infopress - R.Loria) - Erik Lamela è arrrivato. In ritardo di un’ora a Fiumicino, ma in anticipo di qualche giorno rispetto alla tabella prevista per il suo inse­rimento nei ranghi della rosa a di­sposizione di Luis Enrique.

Lo sbar­co a Roma del diciannovenne talen­to argentino è avvenuto qualche mi­nuto prima delle 18, con il volo AR1140 delle Aerolineas Argenti­nas che ha portato circa un’ora di ritardo rispetto al previsto. Ma­glioncino a bande orizzontali viola e grigie, giusto per i 18 gradi lascia­ti a Buenos Aires e subito tolto per lasciare spazio a una t-shirt bianca con scollo a V più adatta al clima dell’agosto romano. Si è presentato così Erik Lamela, “El Coco” come lo chiamavano i tifosi del River. Quindi l’argentino è stato fatto usci­re, insieme al suo procuratore, da un’uscita secondaria e portato di­rettamente al Mancini Park Hotel, albergo a pochi chilometri da Tri­goria e dal Fulvio Bernardini, dove si trasferirà già a partire da oggi.

DIECI - Lì Lamela si è regalato la sua prima serata romana. Prima rilas­sandosi a bordo piscina con indosso un paio di calzoncini della naziona­le argentina con stampato il nume­ro 10. Associazioni di idee facili che richiamano alla mente grandi cam­pioni del passato, anche se in realtà quei calzoncini sono gli stessi che l’ex River Plate ha indossato fino a qualche giorno fa nell’avventura del mondiale Under 20 nella quale è stato grande protagonista realizzan­do tre gol contro Messico ed Egitto. Un mondiale in cui il nuovo talento di casa Roma ha messo in mostra tutte le sue qualità e il suo straordi­nario sinistro.

PARTITA - Lamela ha poi avuto il pri­mo incontro con la cucina italiana: antipasto di bresaola e bruschette e poi un’abbondante piatto di spa­ghetti al pomodoro, tanto per inizia­re subito ad ambientarsi. Con la Ro­ma impegnata a Bratislava l’argen­tino non ha voluto mancare di vede­re all’opera i suoi nuovi compagni: ha preferito mangiare al chiuso e non all’aperto per poter avere un te­levisore a portata di tavolo e ha stu­diato con attenzione la partita con­tro lo Slovan.

PORQUE? - Quando gli hanno detto che Francesco Totti e le telecamere hanno inquadrato il capitano sedu­to in panchina la domanda è nata spontanea: « Porqué no juega Totti? » Nessuna sorpresa invece su Bojan, un altro degli osservati speciali di Lamela. Lui si, contro lo Slovan c’era eccome. Lamela ha seguito la partita per tutti i novanta minuti di gioco e lo ha fatto con grande atten­zione, quasi a studiare i suoi nuovi compagni. Ha chiesto informazioni su quelli che non conosceva (Okaka, Josè Angel e Viviani) e ha commen­tato con stupore le discese sulla fa­scia di Cicinho. Una partita, quella contro lo Slovan Bratislava, che è servita a Lamela anche per iniziare a comprendere gli schemi e il gioco di Luis Enrique. “El Coco” si è spes­so soffermato a commentare i movi­menti dei “ tres volantes”, dei tre centrocampisti. Movimenti che lui stesso, trequartista, ma anche pos­sibile intermedio nel 4- 3- 3 di Luis Enrique, potrebbe dover iniziare a mandare a memoria già nei prossi­mi giorni.

SCUDETTO – L’avvicinamento al cal­cio italiano e alla realtà Roma è pro­seguito nell’intervallo, quando la te­levisione ha proposto i gol della La­zio e qualcuno ha iniziato a spiegar­gli che quella lì non è un’avversaria come le altre. Quindi la domanda delle domande: « Que es mas impor­tante in Italia, ganar la liga o la co­pa? ». Ed è lì che gli è stato spiegato il senso della parola scudetto, tra un thé caldo sorseggiato nel corso del secondo tempo, il palo di Caprari che lo ha fatto sobbalzare sulla pol­trona e il silenzio carico di delusio­ne mantenuto in occasione del gol dello Slovan. Chissà che al ritorno non possa essere anche lui della partita, almeno partendo dalla pan­china. Una prima indicazione la da­ranno le visite alla caviglia infortu­nata nel corso del mondiale Under 20, cui si sottoporrà al Policlinico Gemelli, questa mattina alle 9.30. Se i medici daranno l’ok per Lame­la sarà terminato il tempo della teo­ria e inizierà quello della pratica.