rassegna stampa roma

Lamela: “Roma mia”

(Corriere dello Sport – P.Torri) La luce, la luce, ho visto la lucegrida­va John Belushi inBlues Brothersprima di par­tire inmissione per conto di Dio. Qui la missione è un po’ meno sa­cra, ma Erik Lamela è da ieri un giocatore della Roma...

Redazione

(Corriere dello Sport – P.Torri)La luce, la luce, ho visto la lucegrida­va John Belushi inBlues Brothersprima di par­tire inmissione per conto di Dio. Qui la missione è un po’ meno sa­cra, ma Erik Lamela è da ieri un giocatore della Roma anche per una questione di luce.

Quella che i dirigenti giallorossi hanno visto negli occhi del 19enne argenti­no,«la luce del campione», con­vincendoli di puntare forte e su­bito su questo ragazzo a cui tutti pronosticano un grande futuro. LE FIRME -Sono arrivate ieri, intorno alle quindi­ci e trenta, nella sede dello studio Tonucci. Latrattativa era stata messa a punto già nella not­tata precedente, quando le parti avevano conti­nuato a trattare sino oltre le due del mattino. Do­po per i protagonisti c’è stata qualche ora di son­no, quindi, ieri mattina, qualche minuto dopo le dieci, sono comin­ciati gli arrivi allo studio Tonuc­ci. Il primo è stato il nuovo ammi­nistratore delegato giallorosso, Claudio Fenucci, ad attenderlo l’avvocato Mauro Baldissoni. Quindici minuti prima delle un­dici si è presentata la delegazio­ne argentina, l’avvocato Daniel Crespo, il papà del giocatore, Josè, il segretario generale del club argentino, Daniel Bravo, i due procuratori di Lamela, Gonzalo Paz e Gonzalo Rebasa. A quel punto c’era solo da attenderel’arrivo del presidente del River, Daniel Passa­rella, e del giocatore. Il presidente, atteso dal di­rigente Tonino Tempestilli, è sbarcato a Fiumi­cino poco prima delle undici e trenta, per poi subito dirigersi verso la sede dell’incontro. Le prime avvisaglie della fumata bianca ci sono sta­te intorno alle tredici e trenta, quando l’avvoca­to Crespo e il papà del giocatore sono usciti per qualche minuto, con il legale che al rientro ha regalato un«Lamela è un giocatore della Roma, mancano solo le firme». Quelle del giocatore ar­rivato allo studio Tonucci intorno alle quindici, cento minuti dopo l’ingresso del ds Walter Saba­tini, grande sponsor dell’operazione. A quel pun­to, alla presenza del giocatore, il brindisi che ha santificato Erik Lamela nuovo giocatore della Roma, ufficializzato, all’uscita dallo studio lega­le, anche da Passarella:«E’ tutto fatto, manca so­lo depositare i contratti in federazione». I SOLDI -In attesa del comunicato ufficiale che ar­riverà solo tra qualche giorno perché prima si vuole aspettare il passaporto spa­gnolo del giocatore (entro luglio), sono filtrate comunque alcune indiscrezioni a proposito dei ter­mini economici dell’operazione. Il cartellino di Lamela è costato 12 milioni, più le tasse da pagare in Argentina (circa altri 3 milio­ni), più le commissioni (2 milio­ni), più i bonus per il giocatore (presenze, gol) che fanno lievitare il costo a po­co più di 19 milioni. Il talento argentino con la Roma ha firmato un contratto quinquennale, prima stagione da un milione netto, poi a saliresino a un milione e seicentomila per l’ultimo an­no (bonus a parte). L’argentino ieri nel tardo po­meriggio ha sostenuto le visite mediche al «Ge­melli », lasciandosi sfuggire solo un classico«so­no felice, forza Roma». Oggi, massimo domani, ripartirà alla volta di Buenos Aires, in valigia anche due maglie di Totti che gli ha portato il dirigente Tempe­stilli, pure per rispondere alla convocazione dell’Under 20 che parteciperà al Mondiale di cate­goria in programma in Colombia dal 29 luglio al 20 agosto. E que­sto vuole dire che potrà tornare a Roma verso la fine del mese prossimo. Il tempo che serve per tesserarlo da comunitario.