(Corriere dello Sport – R.Zanni) - Di Lamela ce n'è uno solo, al punto che, anche se con una caviglia storta, il trequartista della Roma in nottata dovrebbe essere andato almeno in panchina nella partita che l'Argentina ha giocato con la Corea del Nord, ultimo dei tre incontri della prima fase dei Mondiali Under 20 che si stanno disputando in Colombia.
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Lamela: meglio non giocare
(Corriere dello Sport – R.Zanni) – Di Lamela ce n’è uno solo, al punto che, anche se con una caviglia storta, il trequartista della Roma in nottata dovrebbe essere andato almeno in panchina nella partita che l’Argentina ha...
Queste erano le intenzioni del ct argentino. «Decideremo all'ultimo momento - le parole di Walter Perazzo qualche ora prima della partita -fino a questo momento va bene e non avverte dolore» . Erik Lamela nell'Argentina è un giocatore indispensabile, anzi l'unico al quale non si può fare a meno, ecco perchè nonostante quella caviglia lo staff tecnico e medico della Seleccion non hanno voluto rinunciarci, c'era infatti anche la possibilità, in caso di necessità, di vedere “El Coco” in campo. DOVEVA FERMARSI- Una decisione che, anche se avallata dai medici, può essere definita rischiosa e sicuramente non farà piacere alla Roma, ma anche all'interno dell'Argentina ci sono stati voci contrarie, come quella di Humberto Grondona, vice direttore delle selezioni nazionali, il quale avrebbe detto che il giocatore “ doveva fermarsi”. Lamelaha subìto una distorsione alla caviglia sinistra di secondo grado (su tre), senza però coinvolgere i legamenti laterali, un infortunio che finora gli ha permesso di giocare in quanto non compromette la stabilità del piede. Tutto è successo un paio di giorni prima dell'inizio dei Mondiali. «Non è grave» ha sottolineato Fernando Rudi il medico dell'Argentina. Rimane il fattoperò che nelle due partite giocate, contro Messico e Inghilterra, Lamela è stato oggetto delle attenzioni degli avversari, insomma sono andati a cercarlo sapendo di quella lesione al punto che, dopo il secondo incontro, la situazione è peggiorata. La speranza è che nella partita disputata contro la Corea del Nord ( la squadra più debole del gruppo, bastava un pari per gli ottavi, ma con un successo si rimaneva a Medellin) Lamela abbia fatto soltanto da spettatore, così da poter continuare le terapie e tornare in perfette condizioni martedì prossimo quando cominceranno gli ottavi di finale. DOLORE- «Fa male» aveva però ripetuto Lamela e in questi giorni di Mondiali, pur giocando regolarmente, hadovuto svolgere allenamenti differenziati, palestra, corse, esercizi, evitando accuratamente qualsiasi contatto fisico, cosa che invece, naturalmente, in partita è impossibile da fare. Ecco allora che diventa un po' difficile da capire perchè il ct Perazzo non abbia voluto concedergli un turno completo di riposo: cosa succederebbe se solo per farlo giocare anche pochi minuti la situazione dovesse aggravarsi? Le conseguenze le subirebbero Lamela e anche la Roma. E infatti la Roma si è fatta sentire chiedendo al ct di risparmiare l’attaccante. «E’ il giocatore che fa fare il salto di qualità alla squadra» si è giustificato Perazzo. Parole che non bastano però per impiegarlo con una caviglia in quelle condizioni. Ed Erik cosa dice? «Vorrei scendere in camposono state le sue parole prima dell'incontro con la Corea del Nord -però mi conviene fermarmi» .
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