rassegna stampa roma

Lamela l’obiettivo, Pastore il sogno

(Il Messaggero – S.Carina) – Non si smentisce mai. Ha già bloccato Alvarez del Velez (pronto un quinquennale), messo nel mirino Fernando del Porto ma abile come pochi altri, Sabatini anche ieri è riuscito a spostare l’attenzione su...

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(Il Messaggero - S.Carina) - Non si smentisce mai. Ha già bloccato Alvarez del Velez (pronto un quinquennale), messo nel mirino Fernando del Porto ma abile come pochi altri, Sabatini anche ieri è riuscito a spostare l’attenzione su altri obiettivi che, conoscendo il suo modus operandi, appaiono un po’ troppo reclamizzati per essere quelli primari:

«Lamela? Per lui c’è una trattativa nevrotica. Dicendo che lo voglio portare a tutti i costi mi esporrò alle vostre critiche. Ma voglio prenderlo e se non ce la farò, arriverà qualcuno forte come lui. Ci saranno, comunque, 5-6 volti nuovi. Il budget? Non lo dico, perché vi mando in depressione. Va costruito giornalmente». Ossia, con le cessioni. Anche la netta chiusura su Pastore appare sospetta: «Con Zamparini, è come trattare della corona della Regina Elisabetta. Nonostante i buoni rapporti, non penso che il presidente voglia cederlo a me». Poi, però, a microfoni spenti si lascia sfuggire: «Comunque non lo mollo». La situazione del calciatore è nota: dopo l’addio di Rossi ha deciso di lasciare il Palermo. Mezza Europa gli fa la corte: il Barcellona è in pole. Trasferendosi in blaugrana, non avrebbe tuttavia la certezza di giocare. Per questo motivo il suo agente, Simonian, gli sta suggerendo di effettuare uno step intermedio, prima del grande salto. L’identikit sembra essere quello della Roma, Zamparini permettendo. A metà conferenza, Sabatini illustra il progetto-giovani: «Spesso si dice che un calciatore è troppo giovane e che forse non è ancora pronto per certi palcoscenici: sono tutte stupidaggini. I giocatori si dividono in due categorie: forti e scarsi. Se son forti, bene. Se sono giovani e scarsi, sarò io a dire, scusate mi sono sbagliato». Capitolo portiere: «Ne prenderemo uno», ha assicurato il ds. Per ora la certezza è che Lobont rimarrà come dodicesimo e che «Storari e Bovo non verranno alla Roma». Come pochi dubbi lascia anche la sua posizione su Borriello: «E’ un problema. È molto forte ma ha vissuto una stagione a due facce. Bisogna capire quanto vuole essere un giocatore della Roma». Messaggio diretto: lo stesso che gli aveva recapitato poco tempo fa. Senza contare, che per il gioco di Luis Enrique il centravanti napoletano non è una priorità. Lo potrebbe diventare Vucinic anche se «il tecnico del Montenegro mi ha riferito di alcuni disagi del ragazzo legati alla sua collocazione tattica». In questo caso Sabatini gioca d’astuzia, evitando di nominare l’agente dell’attaccante che ha già parlato con la Juventus. Si ripeterà poco dopo su Menez: «Ho riverbero di un suo disagio. Le sue sterzate esaltano me e tutti gli esteti del calcio. Deve tuttavia accettare che l’allenatore lo possa impiegare in diversi ruoli, ma sempre all’interno di un progetto». Guarda caso, quello che sinora non ha fatto.