(Il Romanista - V.Valeri)Un lampo nel venerdì notte romano. Una luce che fa ben sperare. Mentre nella capitale si dormiva – o ci si apprestava a farlo - ,in Colombia un talento niente male di nome Erik Lamela, maglia numero 10 sulle spalle, regalava all’Argentina il successo all’esordio nel Mondiale Under 20, contro il Messico.
rassegna stampa roma
Lamela j’ha fatto ’na pera
(Il Romanista – V.Valeri) Un lampo nel venerdì notte romano. Una luce che fa ben sperare. Mentre nella capitale si dormiva – o ci si apprestava a farlo – ,in Colombia un talento niente male di nome Erik Lamela, maglia numero 10...
E per fortuna quel talento, veloce e leggero, è della Roma da qualche settimana. Nonostante la prestazione complessiva abbastanza deludente dei ragazzini dell’Albiceleste, El Coco è riuscito a trascinare i suoi verso il successo, siglato al 25’ della ripresa con un forte e preciso sinistro, basso e angolato, scagliato da fuori area dopo circa venti metri di corsa. Un gran bel gol, un gioiello da ammirare, che in poco tempo ha fatto il giro del mondo e ha scatenato i commenti di chi s’intende di calcio. Nell’azione, Lamela scambia con un compagno all’interno del cerchio di centrocampo,dopodiché punta l’area avversaria palla al piede, la protegge dall’arrivo di un messicano e al momento opportuno, cogliendo impreparato l’estremo difensore, colpisce la sfera di mezzapunta, in diagonale da destra verso sinistra. I giornali sportivi argentini lo hanno degnamente celebrato,come è possibile leggere sull’edizione online del “Clarìn”:«Lamela porta al trionfo la Selecciòn». Nel commento alla gara,l’ex River Plate – acquistato da Walter Sabatini per una cifra intorno ai 14 milioni di euro – viene descritto come il più in forma dei suoi, capace di costruirsi due limpide occasioni nella prima metà della gara, la prima salvata sulla linea e la seconda con un colpo di testa di poco alto sulla traversa. Sulla “Naciòn”, Lamela viene descritto come il volante dinamico e combattivo di cui avevano bisogno i due selezionatori dell’Under 20, WalterPerrazzo e Juan Chavez, anche se i suoi compagni, soprattutto nel primo tempo, lo hanno spesso lasciato solo a duellare con il diretto avversario. Nella ripresa, però, il nuovo campioncino giallorosso è stato messo al centro del gioco argentino e i risultatisi sono visti: «Lamela ha mostrato sprazzi del suo talento»,scrive il quotidiano. Anche in Spagna, su Marca.com, le gesta del Coco non sono passate inosservate: «Lamela, il primo a brillare», si legge. Per il giornale sportivo di Madrid, il numero 10 dell’Under20 si è candidato per un posto nel jet set del calcio mondiale,capace di spezzare l’equilibrio quasi alla fine di un match difficile per i suoi, che rischiavano di uscire a mani quasi vuote dall’esordio nel girone. Erik Lamela, 19 anni, è molto conosciuto in Spagna, essendostato l’oggetto del desiderio del Barcellona sin dal 2004, quando aveva solo 12 anni e si era messo in mostra in un torneo giovanile in Galizia. Nonostante la ghiotta offerta dei blaugrana, il ragazzino preferì rimanere a casa ancora qualche anno – ma fu determinante l’opposizione dell’ex padrone del River, Aguilàrre– finché non ha deciso di compiere il grande passo e misurarsi con il calcio europeo e la serie A. E’ stata difficile e lunga la trattativa tra la Roma e Daniel Passarella, attuale numero 1 dei Millonarios,di recente retrocessi nella serie B argentina dopo centodieci anni di storia. Grazie alla determinazione e alle buone amicizie di Sabatini, però, il club di Thomas DiBenedetto è riuscito a spuntarla, battendo la feroce concorrenza di Barcellona, Inter, Juventus, Milan, Bayern Monaco e Napoli, società che in più di un’occasione hanno ribadito la volontà di mettere le mani sul fantasista nato vicino Buenos Aires. Ora, però, El Coco è un giocatore della Roma e alla fine del Mondiale colombiano raggiungerà Luis Enrique e il suo nuovo capitano, Francesco Totti.
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