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Lamela è vicinissimo. “Lavoriamo con ferocia”

(Repubblica.it – M.Pinci) Da ieri Lamela è a Roma. Il talento argentino è sbarcato nella capitale in serata, proveniente da Milano, una visita a Trigoria per poi trascorrere la notte in un albergo del centro della capitale, blindato in...

Redazione

(Repubblica.it - M.Pinci) Da ieri Lamela è a Roma. Il talento argentino è sbarcato nella capitale in serata, proveniente da Milano, una visita a Trigoria per poi trascorrere la notte in un albergo del centro della capitale, blindato in attesa della fumata bianca.

"Stiamo trattando, lavoriamo con costanza e ferocia, c'è una forte speranza", la confessione-ammissione di Sabatini. Che, nel primo pomeriggio, si è imbarcato per Milano. Obiettivo: cedere un extracomunitario per preparare liberare il posto al fantasista argentino. ACCORDO FATTO - La trattativa con il River non è ancora formalmente conclusa. Nelle intenzioni del direttore sportivo, però, basteranno le prossime ore per chiudere un accordo ormai raggiunto con il club di Buenos Aires, appena retrocesso nella serie B argentina e alla ricerca di soldi freschi per chiudere cessioni che consentano di fare acquisti e saldare i debiti con fornitori e giocatori. Anche per questo il River vorrebbe un pagamento entro il 30 agosto, idea che la Roma rigetta. Anche perché i costi dell'operazione, tra cartellino, commissioni, tasse, bonus e percentuali da corrispondere alla società proprietaria del 20 per cento del giocatore, sfiorano i 20 milioni. Ma non sarà questo dettaglio a frenare un accordo ormai totale raggiunto con il club del presidente Passarella. Che, in serata, sarebbe atteso nella capitale per chiudere un affare che regalerà a Sabatini un colpo inseguito fin dai tempi del Palermo. Al giocatore, con cui il ds ha raggiunto un accordo due giorni fa in un noto albergo del centro grazie all'intermediazione di un suo intermediario, un quinquennale da 1,5 milioni circa. Si discute ancora la complicatissima ragnatela dei diritti d'immagine del giocatore. PASSAPORTO - Per poter chiudere ufficialmente l'acquisto di Lamela, però, Sabatini ha bisogno di liberare un posto da extracomunitario. Per due motivi: il giocatore non ha ancora ricevuto il passaporto spagnolo per cui ha fatto richiesta da tempo. Diventerà comunitario entro qualche settimana, un lasso di tempo che Sabatini non vuole attendere senza formalizzare l'acquisto, temendo il rischio di un nuovo inserimento (fino a ieri Inter e Napoli hanno provato a intromettersi nel discorso tra Roma e River) da parte dei club interessati. In più, il direttore sportivo non è convinto che la partenza di Adriano, svincolato l'8 marzo e accasatosi al Corinthians, abbia liberato una casella. Per non correre rischi il direttore sportivo è volato nel primo pomeriggio a Milano, per chiudere alcune operazioni uscita tra cui, oltre a quella che porterà Greco al Lecce in prestito e Okaka quella di Barusso all'estero: un trasferimento che libererà un nuovo posto da "extra" che andrà ad occupare Lamela. Almeno fino a quando non riceverà il passaporto spagnolo che gli consentirà di essere registrato sui moduli federali con lo stato di giocatore dell'Unione Europea. JULIO SERGIO VERSO MALAGA - Ma il fronte cessioni resta aperto soprattutto per quei giocatori con ingaggi elevati, carta d'identità che indica più di 30 anni e soprattutto lontani dalle idee di Luis Enrique per il progetto tecnico della nuova Roma. Per questo, dopo la cessione di Riise al Fulham (oggi le visite mediche a Londra), e quella imminente di Doni (manca l'accordo su alcuni arretrati) al Liverpool, presto lascerà la Roma anche Julio Sergio. L'agente del giocatore ha incontrato oggi a Trigoria Sabatini per presentare la proposta del Malaga, disposto a rilevare il contratto del portiere brasiliano (1,3 milioni lordi fino al 2014), ma senza riconoscere un solo euro per il cartellino. Affare che verrà definito a breve e che consentirà ai giallorossi di risparmiare altri 4 milioni scarsi complessivi. Lo richiedono i conti, che chiuderanno al 30 giugno con un rosso di 47,6 milioni e con proiezioni per il 2012 di -53 milioni: il fair play finanziario pretende risultati contabili differenti.