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Ladri in azione nella villa di Juan beffato l’impianto di sorveglianza

(Il Messaggero/Roma – M.Azzarelli) I carabinieri cercano i due uomini che l’altra sera a Casalpalocco sono entrati in casa del difensore della Roma Juan Silveira e hanno portato via numerosi gioielli.

Redazione

(Il Messaggero/Roma - M.Azzarelli) I carabinieri cercano i due uomini che l’altra sera a Casalpalocco sono entrati in casa del difensore della Roma Juan Silveira e hanno portato via numerosi gioielli.

Il bottino è di circa 40.000 euro. Fondamentali per la ricostruzione dei militari sono la testimonianza di un uomo che ha visto i ladri che scappavano dopo esser stati disturbati dall’antifurto come le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza visionate ma non ancora acquisite. Gli inquirenti parlano di un «furto lampo». Il tutto in una manciata di minuti ma che ai ladri sono bastati per scardinare una finestra del primo piano e ad arraffare i preziosi lasciati sopra i mobili. Poi è scattato l’allarme. Erano circa le 21 l’altra sera quando nell’abitazione deserta di via Teodoto, due balordi hanno forzato una finestra del primo piano. Nello stesso momento la scena veniva però ripresa dalle telecamere di videosorveglianza che inquadravano anche il giardino della casa. Gli inquirenti non possono confermare se quelle immagini potranno tornare utili o meno. I due ladri erano infatti incappucciati, si sono mossi con attenzione e hanno persino indossato un paio di guanti.

I carabinieri della compagnia di Ostia sperano di acquisire al più presto quelle immagini per osservarle con più attenzione alla ricerca di una disattenzione dei due o di un elemento che sia più significativo di quelle felpe tirate sulla testa fino a coprire il volto. E allora potrebbe servire anche la descrizione fatta da un passante che ha raccontato di aver visto i due ladri saltare dalla finestra e poi scappare. Di sicuro comunque i due «incursori» sono stati disturbati dal sistema dall’allarme. Lo dimostra, tra l’altro, il fatto che in casa, oltre ai gioielli, ci fossero anche altri oggetti di valore che non sono stati toccati. Così come sono state ignorate le automobili (ai carabinieri ne risultano sei) parcheggiate nel cortile. Secondo gli inquirenti, nei cassetti della villa sono stati anche lasciati alcuni orologi di val ore. Forse i ladri una volta sentito l’allarme si sono limitati ad afferrare quello che avevano a portata di mano. In alcune immagini del sistema di videsorveglianza si vedono i due ladri che scappano in giardino. La ripresa è però fatta dall’alto verso il basso e questo, oltre al fatto che i volti erano coperti, è un altro ostacolo all’individuazione dei banditi. «Aspettiamo di avere le immagini in mano – spiegano dalla caserma – per controllarle con più attenzione».

Il modo in cui i ladri si sono mossi farebbe pensare a persone esperte. Il fatto che abbiano adoperato dei guanti per non lasciare impronte soprattutto. L’allarme era collegato alla caserma dei carabinieri ma quando i militari sono arrivati sul posto i due balordi erano già fuggiti. I banditi che martellano con le loro irruzioni, giorno e notte, le abitazioni Casalpalocco, Infernetto e dell’Axa sanno che molte case sono dotate di impianto d’allarme collegato con le sale operative delle forze dell’ordine, ma questo non sembra scoraggiare più di tanto i predatori. Infatti i furti non avvengono solo nelle abitazioni dei calciatori. Fra le vittime anche numerosi professionisti. I controlli organizzati da polizia e carabinieri negli ultimi anni sono aumentati, ma a quanto pare non bastano per stare tranquilli. Infatti i comitati di quartiere continuano a lanciare appelli alle forze dell’ordine affinché pattuglino la zona con maggiore intensità.