(Leggo - F.Balzani) «Sono felice. Ora bisogna vincere di fronte al nostro pubblico». Luis Enrique è soddisfatto, quasi stramato dopo una settimana di critiche e panchina bollente.
rassegna stampa roma
«Adesso vinciamo all’Olimpico»
(Leggo – F.Balzani) «Sono felice. Ora bisogna vincere di fronte al nostro pubblico». Luis Enrique è soddisfatto, quasi stramato dopo una settimana di critiche e panchina bollente.
«Finalmente abbiamo vinto, contro il Parma ho visto la Roma che voglio. Il mio modo di intendere il calcio è fare tanti gol». A dire il vero lo score finale registra una sola rete, quello del redivivo Osvaldo, ma tanto basta per regalare a Luis Enrique la prima vittoria italiana e alla Roma tre punti che mancavano ormai dal 22 maggio scorso. Contro un Parma che difficilmente riuscirà a restare in serie A, la Roma è scesa in campo con la paura di chi non vince da una vita. Nei primi 45 minuti c’è voluto più di un caffè per restare svegli e assistere al solito tic-tac infruttuoso della squadra giallorossa.
E a pensare che la Roma negli spogliatoi aveva scelto di trasmettere un brano degli Ac/Dc (gruppo metal) per caricarsi. Figuriamoci se ascoltavano Baglioni.
L’unico pericolo dei primi 45 minuti portava la firma di Totti, capitano a tutto campo (anche se contro voglia). «Se Francesco gira, tutta la squadra gira. Lui è fondamentale, capisco che abbia voglia di segnare ma ha libertà massima nel mio modulo», ha detto Luis Enrique. Anche se la palma del migliore in campo va a Gabriel Heinze, altro ex-reietto del tecnico, oggi pedina fondamentale in difesa. A inizio ripresa la Roma ha cominciato finalmente a giocare come vuole e desidera il tecnico asturiano. Il gol è arrivato dopo 4 minuti grazie a un colpo di testa imperioso di Osvaldo che fino a quel momento si era visto poco o nulla. «Non mi interessa quello che dice la gente - ha detto l’attaccante a fine partita -. Io mi impegno al massimo e il mister se ne accorge. Il gol? Lo dedico a mia figlia e a mia moglie».
Riallacciati i capelli nella consueta «cipolla», Osvaldo si è reso pericoloso in altre due occasioni prima del forcing parmense. Prima Biabiany, poi Crespo hanno fatto tremare DiBenedetto in tribuna. «E’ vero, nel finale soffriamo troppo. Come contro il Siena avevamo paura di vincere», ha concluso Luis Enrique mentre il presidente (alla sua prima trasferta al seguito della Roma) sorrideva a tutti: «Una grande emozione». Per Totti è «una vittoria che dà fiducia e certezze». (ass)
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