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«Abbiamo fatto il salto di qualità. Totti unico ma decido io»

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Carico. Per regalare ai tifosi «quella che spero sia una grande giornata» e per regalare, soprattutto, alla sua Roma la prima vittoria in gare ufficiali.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - Carico. Per regalare ai tifosi «quella che spero sia una grande giornata» e per regalare, soprattutto, alla sua Roma la prima vittoria in gare ufficiali.

Luis Enrique si presenta a Trigoria motivato e determinato, sicuramente più sereno rispetto all’ultima volta che era stato davanti ai microfoni. Le parole di DiBenedetto prima e Sabatini poi lo hanno rassicurato, così come gli ha fatto piacere quello che, tramite il suo sito, ha detto Francesco Totti. Già, il Capitano, come lo chiama anche lo stesso allenatore durante la conferenza. È stato lui - come spesso accade - il protagonista della maggior parte delle domande, a cui Luis Enrique non si è sottratto. Spiegando, in un misto di italiano e spagnolo «almeno così capite tutti bene» quale sia il suo pensiero sul giocatore più importante (passato, presente e futuro) della Roma: «Lui è unico e speciale. Ha fatto 207 con la Roma, è stato è e spero sarà fondamentale per questa squadra. Le decisioni però le prendo io e mi riservo la possibilità di sostituirlo. Poi posso sbagliare o meno». Col Capitano, stando a quanto dice ancora Luis Enrique, «non ci sono mai stati problemi, così come con gli altri giocatori. Abbiamo lavorato bene in queste settimane, abbiamo fatto un salto di qualità grazie anche ai nuovi arrivi. Adesso non voglio più preoccuparmi di quello che succede fuori Trigoria: mi occupo del Cagliari e del fatto che faremo di tutto per batterlo». All’Olimpico ci saranno oltre 50mila tifosi che non aspettano altro.

È soddisfatto di come la squadra arriva alla prima giornata di campionato?

Sì, sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto un salto di qualità, abbiamo fatto molti passi in avanti, abbiamo rinforzato la rosa completandola con un gruppo di giocatori come era stato previsto.

Contro il Cagliari vedremo già qualche nuovo acquisto?

Per il momento è importante che questi giocatori siano arrivati e che facciano parte del gruppo. Poi dipenderà dalle loro qualità, dal loro modo di addattarsi. Per me è fondamentale la concorrenza e la voglia di lavorare, poi caso per caso vedremo quanto tempo ci vorrà per il loro adattamento.

Francesco Totti ha parlato sul suo blog: il messaggio di unità che ha lanciato può aver rasserenato l’ambiente?

Io sono molto contento dell’atteggiamento di tutto il gruppo, c’è stato un cambiamento radicale, e quando accade questo ci sono sempre alcune situazioni particolari. Sono molto contento di tutto lo staff, sia italiano sia spagnolo, di tutto il club, di tutti i giocatori, compreso Francesco, che è il Capitano, ho stima di lui. Non posso controllare tutto quello che succede fuori da Trigoria, mi preoccupa e mi concentro solo quello che succede dentro, e sull’avversario di turno, in questo caso il Cagliari che faremo di tutto per battere.

Quanto può essere competitiva questa squadra con la rosa al completo?

Spero che la squadra sia molto competitiva. Quanto non lo so, non posso saperlo con certezza. Questo è il mio lavoro, far giocare bene al calcio e far arrivare i risultati. Abbiamo fatto un salto di qualità molto importante, Sabatini, col sostegno del club, ha completato e rinforzato la rosa e ora sta a noi amalgamare tutto.

Ha chiarito con tutti i giocatori, compreso Totti, che le sue scelte non sono in discussione?

Ribadisco, io sono contento di quello che vedo. Parlo tutti i giorni con i giocatori, o in gruppo o individualmente e con la dirigenza. Ora mi preoccupano Nenè, Cossu, Naingolan, Conti, Cossu, il loro contropiede, questo mi importa. Non ho discusso con nessuno, non ho problemi con nessuno e spero che non accada mai.

Cercherà di mettere subito in campo i nuovi?

Questa settimana le condizioni di lavoro sono state ideali. Potrò scegliere nel 100% della rosa, infortunati a parte.

Cassetti è stato provato quasi sempre come centrale.Può tornare a fare l’esterno?

Marco si sta allenando sia come centrale che come esterno e a me piacciono i giocatori così duttili.

De Rossi,invece,lo vede più come centrale davanti alla difesa o può fare anche l’intermedio come accade in Nazionale?

Anche De Rossi può ricoprire entrambi i ruoli. Vedremo in questa squadra dove riuscirà a dare di più.

Tornando a Totti: ha una corsia preferenziale, come spesso ci hanno detto anche altri allenatori,o è uguale agli altri. (Luis Enrique apre la cartellina con le schede di tutti i giocatori, prende quella di Totti e poi inizia a parlare)

È questa l’ultima domanda a cui rispondo su di lui: Francesco non può essere normale perché è un giocatore che ha segnato 207 gol, è un giocatore speciale, unico, in tutto quello che fa. Poi resta il fatto che io devo decidere. Totti è il giocatore che ha fatto, fa e io spero farà ancora la storia della Roma, ma io mi riservo la possibilità di sostituirlo. Poi posso sbagliare o meno. Avete capito ora?

Come sta Juan? può giocare?

È solo una settimana che si allena con noi, ma non ha la forma fisica per giocare. Sono contento per il suo recupero, l’anno scorso ha giocato spesso in condizioni precarie, ora sono felice che è tornato in gruppo ma non è ancora pronto. Spero che possa esserlo la prossima settimana.

Lei è al debutto nel campionato italiano: la preoccupa maggiormente l’aspetto tecnico delle altre squadre o anche i poteri forti intorno al calcio italiano, di cui avrà sentito parlare?

Ovviamente sono preoccupato soltanto per l’aspetto calcistico, in questo caso penso al Cagliari e al loro potenziale, a come giocano. È l’unica cosa che posso realmente controllare, sono concentrato a far lavorare la squadra su queste cose.

È emozionato per l’esordio in serie A? E se sì,quanto?

Ovviamente spero che finisca diversamente da come è finita con lo Slovan. Ho voglia di far vedere una squadra che faccia vedere un bel gioco, che faccia divertitire, che favorisca un ricongiungimento totale con il pubblico. Il compito dell’allenatore è questo.

C’è un reparto in particolare del Cagliari che la preoccupa?

Gli inserimenti di Naingolan, la personalità di Conti, il suo tiro, la potenza di Nenè, l’alternanza del gioco lungo al gioco corto, mi preoccupano parecchie cose. Non sarà una gara facile, ma sono ottimista, siamo davanti al nostro pubblico, ho visto molti miglioramenti.

La Roma è da primi posti? Può fare meglio dello scorso anno?

È una domanda che mi fate spesso... Non lo so. Non ve lo posso dire, non posso sapere come si svilupperanno le cose e come si svilupperà la squadra. Vedo però molti miglioramenti.

Con la rosa ormai al completo,quali potenzialità ha questa squadra?

Questa è una domanda classica a cui però adesso non posso rispondere. Vedremo strada facendo come andranno le cose, ora non posso saperlo. Ma da quello che ho visto negli ultimi tempi sono ottimista.

Cosa le hanno insegnato questi dieci giorni così focosi nell’ambiente?

Quando le cose vanno bene continuo a lavorare. Quando le cose vanno male cerco di lavorare ancora di più, non sarà un metodo perfetto ma è il mio. Nel calcio comandano i risultati, se non dovessero arrivare sarà normale essere oggetto di critiche, ci sarà sempre qualcuno a cui non piaceranno le mie scelte, e avverrà anche domani (oggi, ndr).

La Roma ha una rosa ampia: 31 giocatori e non c’è più neanche l’Europa League. Può essere un problema?

Spero non lo sia. Ho più di 2 giocatori per ruolo, spero che tutti continuino ad allenarsi e a comportarsi da professionisti. Borriello è rimasto a Roma.

Qual è la situazione ora? Partirà dietro ad altri attaccanti?

Borriello è un giocatore della squadra, volevo che rimanesse uno della squadra. Ho 4-5 opzioni per gli attacanti esterni, 6-7 per i posti dei tre d’attacco. Non mi resta che scegliere.

Lei è stato accolto bene dai tifosi,poi ha subito una dura contestazione all’Olimpico contro lo Slovan quando ha sostituito Totti. Che atmosfera si aspetta? E cosa vuole dire ai tifosi?

Mi aspetto lo stesso clima avuto con lo Slovan, di pieno appoggio. E sono certo che succederà, la tifoseria della Roma è tra le più numerose e tra le più fedeli, e sono sicuro che continuerà ad esserlo.

Come sta Lamela?

Sta molto meglio. Si allena con noi da due-tre giorni, a volte ha svolto lavoro differenziato. Ora è in gruppo e il suo infortunio non era poi così serio.

Sente la responsabilità di mostrare una bella Roma?

Non è una responsabilità, ma il motivo per cui questo club mi ha preso: raggiungere risultati con il bel gioco. Spero che domani (oggi, ndr)sarà una grande e bella giornata per i tifosi della Roma.

Ha visto Milan-Lazio? Pensa che il campionato si sia livellato e dove inserisce la Roma?

Rispetto sempre quelle che sono le opinioni altrui. Dobbiamo andare passo dopo passo. È un campionato livellato anche se il Milan parte davanti a tutti. Io spero che noi potremo guadagnare punti nei pronostici.

Caprari,Verre e Viviani in Primavera:è una scelta definitiva?

È importantissimo per loro giocare con continuità, non potendo ora farlo con noi e sono tornati in Primavera.

Il fatto di rendere noti i convocati il giorno della partita diventerà una consuetudine?

Sono tutti a disposizione dello staff, deciderò la mattina lasciandone fuori, infortunati a parte, quattro.

In cosa può ancora migliorare la Roma? Senza dubbio nella finalizzazione.

Creiamo molto ma siamo poco precisi sotto porta. Ma è sempre un lavoro collettivo: più si riesce a coinvolgere il centrocampo più abbiamo possibilità di giocare bene e creare occasioni.

Il rinvio del campionato può aver favorito la Roma? È meglio o peggio avere l’esordio in casa?

Probabilmente sì, abbiamo avuto più giorni per lavorare insieme. Per me è uguale giocare in casa o in trasferta