(Il Mattino-P.Taormina)Tocca a Inler spiegare al mondo intero che questo Napoli non è in crisi. Che per gli azzurri non è mezzanotte, ma è solo un momento dove va tutto storto. Dove Gervinho inventa qualsiasi cosa e agli azzurri nessuno regala niente. Lo svizzero alza la testa: tre giorni fa a Bergamo era finito sul tavolo degli imputati, sotto processo per il rinvio sbilenco che ha dato il via al 2-0 dell’Atalanta. «Dopo il 2-0 abbiamo reagito bene,mostrando orgoglio, di avere rabbia e di non voler mollare nulla.Dobbiamo credere di più nella nostra forza e l’importante è stare tutti uniti, corti e stretti in campo come abbiamo fatto a lungo nella ripresa. La qualificazione è ancora a portata di mano, lo sappiamo bene: al San Paolo con i nostri tifosi sarà un’altra gara intensa, in cui la rimonta è possibile». Si tira fuori da qualsiasi discorso di natura tecnica. «Giocare con Behrami o Jorginho per me questo non conta, chiunque sia in campo deve dare il 100%, come noi stiamo facendo. Poi ci sono gli errori,ma nessuno può rimproverarci qualcosa in termini di impegno. Ovvio, alla fine quello che importa a tutti è il risultato. E quello di ieri sera non è del tutto negativo ». Inler difende anche la prestazione dei primi 45 minuti: «Anche nel primo tempo non abbiamo giocato male: siamo andati sotto di due gol ma anche per degli errori arbitrali. Poi siamo riusciti a restare concentrati affidandoci alla nostra qualità e alla nostra forza».
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La vergogna all’Olimpico. Inler: “Cori contro Napoli? Basta, offendono il calcio”
(Il Mattino-P.Taormina) Tocca a Inler spiegare al mondo intero che questo Napoli non è in crisi. Che per gli azzurri non è mezzanotte, ma è solo un momento dove va tutto storto. Dove Gervinho inventa qualsiasi
Anche lui dal campo ha sentito i cori anti-Napoli?«Il calcio èuno sport divertente e da godere, questi dettagli rovinano lo spettacolo e non devono succedere. Mi spiace che avvenganodi continuo». Altri tre gol subiti, che fanno 9 gol nelle ultime 5 partite. «Fase difensiva?Dobbiamo migliorare tanto, ma non solo i difensori: con quattro attaccanti in campo è più complesso difenderci, la chiave è l’aiuto degli esterni, quando non arretrano diventa dura». Poi sulle sue difficoltà spiega: «Quest’anno con il nuovo modulo di Benitez sto correndo tantissimo, per me è fondamentale star bene mentalmente per riuscire a dare il mille percento della squadra». Intanto tra domani e sabato è atteso a Castelvolturno il rientro dal Brasile di Henrique.
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