(Leggo - R.Buffoni)- Una volta si diceva «registrare la difesa»: stopper e terzini dovevano giocare, giocare e poi giocare per conoscersi e affiatarsi. Così, i titolari di una difesa efficiente lasciavano briciole alle riserve. Oggi le squadre cambiano spesso linee (a 4, a 3 o a 5) e uomini, ma Garcia in questa striscia record di 5 vittorie su 5 ha riavvolto il nastro schierando davanti a De Sanctis: Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti. Gruppo mai intaccato, nemmeno dai cambi vincenti tra i primi e i secondi tempi (anche se ora dovrà cambiare per il ko del brasiliano).
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La svolta di Garcia: feroce riconquista della palla
(Leggo – R.Buffoni) – Una volta si diceva «registrare la difesa»: stopper e terzini dovevano giocare, giocare e poi giocare per conoscersi e affiatarsi.
La groviera degli ultimi due anni si è trasformata in una lastra di cemento: un solo gol subito (la migliore d’Europa assieme al Tottenham di Baldini...) contro i 7 di Zeman (11 se si salta il 3-0 a tavolino col Cagliari) e i 4 di Luis Enrique. Metamorfosi che non si spiega solo con gli innesti di De Sanctis, Maicon e Benatia. Garcia ha introdotto una fase di transizione (recupero del pallone) organizzata e determinata. Fase che scatta ad opera del giocatore che perde palla, aiutato da raddoppi frenetici. Movimento che, con in campo gente come Strootman e i “nuovi” De Rossi e Pjanic, si sta rivelando straordinariamente efficace.
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