rassegna stampa roma

La sconfitta è ormai alle spalle. Lamela scalpita per il Palermo

(La Repubblica – F.Ferrazza) È la terza settimana che Erik Lamela riesce ad allenarsi con continuità. Ed è probabile che Luis Enrique decida di mandarlo in campo contro il Palermo.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) È la terza settimana che Erik Lamela riesce ad allenarsi con continuità. Ed è probabile che Luis Enrique decida di mandarlo in campo contro il Palermo.

Sembra infatti piuttosto improbabile che Totti riesca a recuperare, seppur il capitano smani per rientrare in squadra (ieri ha lavorato solo in palestra). E così i tifosi sognano di poter vedere, per la prima volta, il giovane talento argentino. Chissà che il tecnico non si lasci tentare dall’affascinante soluzione tattica, mandando in campo Lamela, dietro a due punte, con Pjanic (per lui ancora fastidio alla schiena) che, a quel punto, tornerebbe a muoversi da intermedio di centrocampo. Una soluzione a cui lavorare, forse ancora un po’ spregiudicata per una squadra alla ricerca della sua identità. In tutto questo, alla ripresa degli allenamenti di ieri mattina, non può non registrarsi lo scontento degli esclusi eccellenti di questa prima parte stagionale, vedi Juan e Borriello. Il difensore, non convocato neanche per il derby, spera di poter esordire almeno contro il Palermo, tornando a fare coppia con Burdisso.

Stretto tra tante maglie si sente anche Borriello, che ha perso la nazionale e non riesce a giocare con continuità in una squadra che ha riscoperto il talento realizzativo di Osvaldo. Ma le tossine del derby non vanno oltre qualche muso lungo, a Trigoria i tifosi non contestano, anzi, sembrano aver in fretta digerito l’arrabbiatura, immergendosi in una settimana fondamentale a livello societario. Domani verrà infatti presentato Franco Baldini (ore 13,30), calamita per un ambiente che ha molte domande da fare al nuovo direttore generale. Baldini, che già oggi sarà operativo all’interno del centro sportivo giallorosso, parlerà subito con Luis Enrique, già ieri a colloquio, insieme al suo staff, con Sabatini«Sono io l’allievo, lui è il maestro» l’umiltà del diesse, ma le parti si sono confrontate su cosa andrà migliorato alla luce degli errori commessi nel derby.