rassegna stampa roma

La Roma spreca, il Palermo no

(Corriere dello Sport – L. Ferrajolo) Bel modo di presentar­si agli americani. Bel modo di buttare via 25 milioni e una pol­trona in Champions. Bel modo di illudere i tifosi, per poi mol­larli sul più bello. Una Roma più scellerata di...

Redazione

(Corriere dello Sport - L. Ferrajolo) Bel modo di presentar­si agli americani. Bel modo di buttare via 25 milioni e una pol­trona in Champions. Bel modo di illudere i tifosi, per poi mol­larli sul più bello. Una Roma più scellerata di questa non si vedeva da tempo.

Perchè in gi­ro ci sono pure squadre scarse, ma una cosa è non farcela, altra autodistruggersi. Non se la prenda il Palermo, che ha vin­to con merito, ma questa volta ha fatto tutto la Roma. Nel bene e nel male, anzi quasi esclusi­vamente nel male, sino alle sconcezze di Menez e Vucinic, che si sono divorati gol facilis­simi. Il Palermo veniva da quattro ko in trasferta e, se vogliamo, per un bel po' si è capito anche per­chè. Squadra un po' fragilina, anche se a tratti elegante, con una difesa che sbanda quasi quanto quella della Roma. Ma dopo essere stato graziato più volte dai romanisti, ha infilato due contropiede perfetti e così è tornato finalmente a vincere, illuminato non tanto da un Pa­store molle ed evanescente, quanto da un Pinilla strepitoso, che si è guadagnato un rigore ( inesistente) e poi ha regalato due assist perfetti ad Hernan­dez. PRESUNTI CAMPIONI - Per la Ro­ma questa sconfitta, la seconda di fila all'Olimpico, è di una gravità inaudita, ma forse può aiutare a chiarire le idee agli americani. Non tutti i mali ven­gono per nuocere, è arrivato davvero il momento di cambia­re faccia alla squadra e di man­dare via presunti campioni, che se non giocano si lamentano ma quando vanno in campo, nei momenti decisivi falliscono mi­seramente. E forse aiuterà an­che a capire che per ricostruire questa squadra ci vuole un tec­nico non solo bravo ma con una solida esperienza. Montella ha presentato una squadra un po' strana, perchè ha preferito lasciare Cassetti sull'out, sostituendo Juan con Loria. Già la difesa romanista è quello che è, ma di fronte al tri­dente palermitano, la coppia centrale Burdisso-Loria è parsa subito inadeguata. Inoltre come esterno alto ha preferito Rosi ad uno stuolo di centrocampisti rimasti in panchina, obbligan­do Taddei a giocare sull'out si­nistro. E' parsa una Roma un po' scombinata, raccolta alla meglio attorno al talento di Tot­ti. Eppure nel primo tempo qualcosa di buono lo ha fatto. Già dopo sei minuti avrebbe dovuto segnare, perchè su un bolide di Riise da limite, Sirigu ha deviato alla meglio, metten­do il pallone sui piedi di Menez: il francese ha aperto la sua se­rataccia fallendo il facile tap in, che ha scaricato addosso a Siri­gu. Al 19' però Bacinovic ha strattonato Menez smarcato in area da Totti e il modesto Ro­meo ha indicato il dischetto. Forse Menez ha accentuato la caduta, ma la strattonata di Ba­cinovic è parsa evidente e Tot­ti dal dischetto ha fatto il suo, firmando il gol numero 204, ad un passo da Baggio. SUPER PINILLA - Il Palermo non ha avuto una reazione rabbio­sa, ha continuato a giochicchia­re, ma al 43' ha pareggiato un po' casualmente con un rigore inesistente. Su un cross da sini­stra, Pinilla ha cercato la con­clusione in acrobazia, Burids­so, alle spalle, non l'ha nemme­no sfiorato, ma Romeo ha fi­schiato il rigore, che Pinilla ha trasformato alla grande. Nella ripresa, il suicidio col­lettivo dei romanisti. Dopo tre minuti, De Rossi ha fiondato una buona palla gol sull'ester­no, ma qualche secondo dopo Menez si è superato: su lancio in profondità di Totti, si è pre­sentato davanti a Sirigu, ma ha sparato sui tabelloni. Montella a questo punto ha inserito Vuci­nic al posto di Rosi, la squadra ha preso il sopravvento sul Pa­lermo, ha alzato un po' il ritmo, ha dato l'impressione di poter vincere la partita. Ma al 15' Vu­cinic ha superato ogni immagi­nazione. Contropiede finalmen­te efficace, Menez è partito in­disturbato sul centrodestra e una volta in area ha appoggiato il pallone a Vucinic, che solo, con la porta spalancata, da tre metri è riuscito ad alzare sulla traversa. In tanti anni non ave­vamo visto qualcosa di simile. VITTORIA IN 6 MINUTI - L'errore del montenegrino, imperdona­bile, ha cambiato la partita, perchè il Palermo ha preso fia­to, Pinilla ha incominciato a terrorizzare Burdisso e Loria, la Roma ha accusato il colpo. Borriello è entrato al posto del fumoso Menez, la squadra si è scoperta ancora di più e in sei minuti Pinilla ha costruito la vittoria, con due contropiede molto simili , conclusi da un Hernandez implacabile. Al 39 Pinilla, tenuto in gioco da Lo­ria, ha affondato sulla destra e una volta davanti a Doni, ha ap­poggiato al compagno, che al contrario di Vucinic, non ha sbagliato la facile deviazione in rete. Ancora più bello il gol del 3-1. Sempre lui, Pinilla, ha fat­to il vuoto, poi ha cercato Her­nandez che questa volta, ha in­crociato con un diagonale bello quanto beffardo per un Doni per niente reattivo. Il gol di Vu­cinic, inutile, al 47' è arrivato tra i fischi ed ha avuto solo l'ef­fetto di far inviperire ancora di più i romanisti. Il Palermo ha giocatori di ta­lento davanti, ma si trascina ancora molti problemi. La Ro­ma è quella che vediamo dal­l'inizio dell'anno: inaffidabile, aggrappata al talento di Totti, piena di giocatori presuntuosi, fenomeni solo a parole. Se Di Benedetto e company l'hanno vista via satellite, avranno ca­pito facilmente che ormai va cambiata dalla testa ai piedi.